Tra fondi e aziende nascono nuove opportunità lavorative
Nel mercato finanziario si sente parlare sempre di più di ESG, imprese quotate che mettono al centro tutela ambientale. responsabilità sociale e gestione aziendale. I profili del mondo Energy sono al momento tra i maggiormente ricercati di questa realtà.
Uno dei termini più in uso nel nuovo scenario del mercato finanziario è quello degli ESG: aziende operanti nelle energie rinnovabili, nella mobilità sostenibile, ma anche società che rispettano i diritti dei lavoratori, delle minoranze o della diversity, sono esempi di imprese quotate sui mercati finanziari internazionali, i cui titoli possono entrare nel portafoglio dei fondi d’investimento sostenibili (o Esg). Gli ESG sono prodotti finanziari ad alto tasso di raccolta sui mercati europei; sono fondi che, nel loro portafoglio di titoli non si pongono obiettivi esclusivamente di tipo finanziario e di rendimento, bensì mirano alla tutela dell’ambiente (E), alla responsabilità sociale e alla trasparenza della governante (S), alla gestione dell’azienda (G).
La diffusione repentina dei criteri ESG è data anche dal loro alto indice di gradimento tra i risparmiatori, soprattutto i più giovani, molto sensibili rispetto alle generazioni passate verso problematiche come i cambiamenti climatici, le disuguaglianze sociali o gli squilibri ambientali del Pianeta. Raffaele Mellone, amministratore delegato di Fiee SGR, spiega: «Il rispetto dei criteri ESG è ormai divenuto un elemento fondamentale nelle decisioni di investimento degli investitori istituzionali, sia di equity che di debito, tanto sui mercati dei titoli quotati che sui mercati privati. Pertanto, per le aziende la definizione di appropriate politiche ESG è ormai divenuta un elemento imprescindibile delle rispettive strategie industriali e finanziarie».
Di conseguenza, questa evoluzione ha avuto negli ultimi anni un impatto molto forte anche nel mondo del lavoro, con l’introduzione di nuove skill che vengono richieste a profili di estrazione finanziaria e tecnica, ma anche creando esigenze di figure professionali con specifiche competenze in ambito ESG. La “finanza ESG” prevede infatti la necessità di attrarre candidature con competenze mirate, in grado di limitare quelli che possono essere i costi dovuti alla mancata aderenza ai principi o a basso rating ESG. Nello specifico, da una ricerca dell’osservatorio di Hunters Group – società operante nell’head hunting specializzato – sono i settori quali quello Immobiliare, Bancario, la Consulenza e infine l’Energy quelli che ad oggi costituiscono bacino di destinazione dei profili più ricercati.
Le figure maggiormente interessate dalle ricerche delle aziende in ambito ESG sono le seguenti:
- ESG Consultant
- Senior Analyst_ ESG
- Procurement Specialist
- Project Manager ESG
- Lawyer ESG & Sustainability
- Finance Manager ESG
A differenza di settori maturi, in questo ambito specifico le società si focalizzano su profili con interesse e passione per la sostenibilità, più che con un background strutturato, non avendo un panel di candidature valido dal quale trarre professionisti già formati. Si cercano profili giovani, oppure nel caso di inserimenti manageriali si cerca di attrarre candidature che abbiano maturato esperienze in ambito energetico in generale, che possano portare valore in settori più acerbi da questo punto di vista.
Le aziende che maggiormente costituiscono una fucina di talenti su questo segmento sono tradizionalmente grosse corporate operanti in ambito rinnovabile, telco, bancario/assicurativo e della consulenza strategica, con il supporto di master economici e Stem organizzati dalle Università italiane più strutturate. Non possiamo tuttavia dimenticare all’opposto delle interessanti startup che si stanno affacciando sul mercato, ricche di competenze digitali oltre che specifiche nell’ambito ESG. Le attese rispetto alla numerosità delle ricerche in questo segmento sono di un aumento importante delle stesse, nell’ordine del 300% annuo per i prossimi 2/3 anni; ma queste previsioni potrebbero essere facilmente superate se il trend di mercato si mantenesse positivo.
È importante sottolineare quanto, in uno scenario di lavoro post pandemico, l’attenzione al welfare e al well being, insieme ai temi della sostenibilità, siano diventati parte dell’approccio al lavoro delle nuove generazioni, ma al contempo anche elementi in grado di creare rendimento e occupazione, migliorando in modo sensibile il volto della nostra società.
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