Questione di Feeling
Il processo di selezione è tendenzialmente strutturato in modo che possa essere il più possibile oggettivo e misurare le reali capacità e competenze dei candidati partecipanti.
Ovviamente coinvolgendo delle persone queste sono, anche se con curricula similari, molto diverse tra di loro perciò che riguarda gli aspetti soft/caratteriali che vanno ad influire sulla capacità di relazionarsi con i colleghi o di gestire risorse.
Per chi lavora nel modo del recruitment o dell’headhunting tenere conto di questi aspetti è a dir poco fondamentale. Vi è mai capitato di sentirvi dire da un cliente “sto cercando il mio braccio destro”?
Al di là del capire quali siano le responsabilità insite nel ruolo di “braccio destro” è evidente che la selezione sarà basata molto sul feeling che il candidato avrà con il referente aziendale.
Si parla ovviamente di una sfera di informazioni non dette o implicite ma che sta a noi (ossia chi incontra in prima battuta i candidati) capire e quindi utilizzare al fine di effettuare una selezione efficace.
Quando chiediamo al Responsabile delle risorse umane di una azienda cliente di poter conoscere il referente tecnico della selezione (il futuro capo della persona da assumere per intenderci) l’obiettivo è quello di investigare anche che tipo di persona ci troviamo di fronte e di conseguenza cercare poi in fase di selezione di individuare i candidati con un approccio umano che possa soddisfare il referente stesso. Il famigerato feeling deve scattare anche in un processo di recruitment non solo nella vita tra moglie e marito………
L’esperienza decennale nell’incontrare aziende e candidati ci aiuta non solo a conoscere i profili ed il loro know how ma ci permette anche di essere efficaci nella valutazione degli aspetti caratteriali e motivazionali dei professionisti.