Maxi trasferte, carriere più veloci
Stipendi alti e tante chance nei cantieri «ai confini del mondo»
“E’ una delle professioni più stimolanti che esistano”: a pronunciare queste parole non un attore, né un cantante o uno sportivo ma un cantierista. E non alle prime armi ma dopo quasi vent’anni trascorsi in cantieri oil&gas o raffinerie nel deserto del Sahara, in Siberia e in Africa. Guido Pagliaccio, 44 anni di Chieti, ex ufficiale di marina, lavora nei cantieri in trasferta da 16 anni ed è uno dei tanti che ha fatto di questa professione un modus vivendi.