Manager: cosa fare (o non fare) in vacanza. I consigli di Hunters Group
Durante i mesi estivi non bisogna sparire, soprattutto quando si ricoprono ruoli manageriali o si è a capo di un’azienda o di un team, ma ci sono piccoli accorgimenti che possono fare la differenza
È arrivato (o sta arrivando) il momento delle ferie, del relax dopo mesi di lavoro. L’estate, tuttavia, può essere anche il momento ideale per dare slancio uno slancio alla propria carriera e investire sul proprio percorso professionale. “Preparazione e aggiornamento continui sono essenziali per affrontare sfide sempre più difficili e non perdere importanti occasioni”, sottolinea Marta Arcoria, HR Manager di Hunters Group, società di ricerca e selezione di personale altamente qualificato. “I mesi estivi, spesso meno colmi di impegni, possono essere utilissimi per seguire un corso o studiare soprattutto sui grandi temi di oggi, quelli che possono fare la differenza quando si incontra un’azienda: intelligenza artificiale, tecnologia, innovazione o una particolare lingua straniera, ad esempio”.
Manager: cosa fare quando il lavoro non va in vacanza
L’estate è il periodo per eccellenza per staccare la spina, ricaricare le energie e tornare in ufficio senza stress. Può capitare, però, che questa pausa possa diventare una fonte di stress, magari per coloro che hanno un ruolo manageriale e devono gestire una serie di responsabilità che, non sempre, vanno in vacanza.
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