Ma lei lo firmerebbe?
L’offerta al candidato è parte integrante del processo di selezione, non un passaggio a se stante. Brevi riflessioni su come muoversi in questa fase.
“Disoccupazione in Crescita!” “Disoccupazione all’ 8.3%” “Giovani senza lavoro” “Non si trova un lavoro neanche a pagarlo”. I titoli che dei giornali di certo non sono rassicuranti.
Il periodo storico non è dei migliori, ma le società di Head Hunting continuano ad esistere e, come nel caso di Hunters Group, a crescere e investire, il che significa dire che, seppur con numeri differenti, la selezione del personale in Italia continua ed essere effettuata e le società continuano ad assumere.
Come influisce il clima di pessimismo diffuso su un processo di selezione e soprattutto sulle offerte che le aziende rivolgono ai candidati?
L’80% dei candidati contattati da Hunters Group stanno lavorando al momento del primo contatto con i nostri Consulenti e non sono alla ricerca attiva di nuove opportunità; questo dato unito all’instabilità del mercato percepita, rende l’approccio iniziale alle valutazioni più conservativo rispetto al passato.
Chi lavora è in media più timoroso di alcuni anni fa nell’approcciare nuove opportunità lavorative, e sempre più, in un mercato che non offre increase economici eclatanti, sono i contenuti della posizione a motivare veramente le scelte.
L’approccio più efficace potrebbe essere sintetizzato in alcune linee guida, ovvero presentare l’opportunità e l’azienda in modo tale da capire da entrambe le parti, candidato e società, se ci sono presupposti per generare una collaborazione di successo, anche nel medio termine, e, a fronte di questo, cercare di elaborare proposte economiche che portino a un miglioramento, aspetto non principale ma sicuramente apprezzato.