Logistica: una questione di talento
Con un valore che supera il 5% del PIL, il settore logistico in Italia occupa oltre un milioni di addetti, ma la sua fame di risorse umane sembra non avere fine. Non è solo la fase di trasporto, che deplora questa situazione da anni, ma anche quella della logistica di magazzino, messa sotto pressione dall’ascesa di modelli di business aggressivi (e-commerce, multicanalità) oltre che dalle pesanti fluttuazioni della supply chain degli ultimi anni.
La risposta offerta da tecnologie di movimentazione interna sempre più sofisticate in realtà pone anche nuove domande, in quanto richiede nuove competenze tecniche e digitali per gestire questi processi. Inoltre, lato trasporto, l’e-commerce con la sua densità di consegne sull’ultimo miglio rappresenta una sorta di fuoco amico, drenando risorse alle lunghe percorrenze. Non aiuta infine la denatalità delle nostre comunità, difficilmente colmabile con progetti di accoglienza da altri Paesi. Tuttavia, non mancano le iniziative e le risposte a questo scenario: come potete leggere nelle pagine che seguono, le aziende
stanno puntando sempre più sulla formazione e sulla cura del talento interno, come risposta sostanziale alle sfide del domani. Dai progetti di filiera alla collaborazione con le scuole, dalla formazione continua all’aggiornamento delle competenze, emerge l’importanza del capitale umano come pilastro fondante dell’attività logistica, in risposta non solo alle lacune del numero degli occupati, ma anche come garanzia di qualità del servizio offerto al cliente.
L’occupazione in logistica: i dati dalle ultime ricerche
[…]
Le competenze e i ruoli più rilevanti per i prossimi anni, anche come sviluppo formativo, riguardano molto da vicino il settore della logistica, che secondo Tack TMI Italy esprimerà +66% di richiesta formativa. L’adozione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, i big data, l’automazione e la robotica stanno rivoluzionando il comparto, insieme alla crescente attenzione verso pratiche sostenibili a 360 gradi e alla cybersecurity. I ruoli per cui Tack TMI Italy ha sviluppato più programmi formativi nel 2024 sono: Manager, Team leader, personale amministrativo e di magazzino, addetti ufficio IT e disponenti logistici. Secondo quanto emerge da questo osservatorio, il settore conferma l’importanza di skill che riguardano la logistica inversa (ovvero la gestione efficiente dei processi di restituzione dei prodotti, riciclo e smaltimento), l’intenet of things (loT), la conoscenza dei sistemi di gestione e ottimizzazione magazzino/tragitti e le skill tecnologiche avanzate (big data e cybersecurity). Tra le competenze soft, comunicazione efficace e feedback, gestione della diversità e inclusione, flessibilità e adattabilità, leadership e change mindset orientato a sostenibilità e sicurezza, per facilitare il cambiamento organizzativo.
I ruoli più strategici da formare per i prossimi anni saranno infine quelli del Supply Chain Manager, dell’Esperto di Trasformazione Digitale Integrata (loT, IA…) e, naturalmente, gli autisti, che rappresentano ancora una componente essenziale delle operazioni logistiche, in particolare in Italia, dove la movimentazione merci avviene prevalentemente su strada.
«In Italia e, più in generale, in quasi tutta l’Europa, il settore della logistica continua ad avere un ruolo chiave e sembra risentire molto meno della crisi che, invece, affligge altri ambiti» aggiunge Luca Franchitti, Senior Consultant divisione Sales & Marketing di Hunters Group.
«Automazione e digitalizzazione saranno la chiave per il successo di quella che potremmo chiamare logistica 4.0 che, naturalmente, dovrà contare su professionisti specializzati, capaci di rendere più efficienti i processi, minimizzare gli errori e garantire alti livelli di performance. Dai dati del nostro osservatorio emerge un quadro piuttosto interessante: +10% di richieste per coloro che operano in ambito commerciale e per gli operativi import/export».
→ Leggi l’articolo completo su Logistica Management!
Leggi anche:
Il regalo per il nuovo anno di chi cerca un lavoro? Dipende dall’età
Il FV e le competenze Green richieste: uno sguardo al mercato italiano
Donne e lavoro, tra necessità di indipendenza economica e gender gap in azienda
→ ll blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale