Le aziende puntano su risorse junior da formare e far crescere: la situazione post Covid
Non solo vantaggi economici, i profili più giovani hanno una maggiore conoscenza degli strumenti tecnologici e una naturale propensione ad utilizzarli che, in epoca di smart working, risultano vincenti.
La crisi che stiamo attraversando, come capita molto spesso, sta creando anche una serie di opportunità che le aziende devono cogliere. La necessità da parte delle aziende di contenere i costi, vista la situazione, ed il nuovo modo di lavorare (pensiamo, ad esempio, allo smart-working, all’importanza dei sistemi digitali e della tecnologia in generale) stanno portando le imprese, di ogni settore e dimensione, a ripartire dal basso.
“Dalle nostre ultime analisi – dichiara Emanuele Franza, Director di JHunters, brand di Hunters Group specializzato in ricerca e selezione di professionisti che abbiano maturato 3-5 anni di esperienza professionale e di giovani ad alto potenziale – emerge un quadro molto chiaro: molte aziende, in caso di necessità di inserire nuove risorse, stanno puntando su risorse junior da formare e far crescere internamente, piuttosto che rivolgersi a candidati senior con esperienza consolidata. Le risorse junior, infatti, hanno due ordini di vantaggi che, soprattutto in un momento come questo, non possiamo sottovalutare: il primo è certamente legato all’aspetto economico, ma quello ancora più importante è la loro conoscenza (o comunque una naturale predisposizione) all’utilizzo delle nuove tecnologie che si stanno rivelando strategiche nel ridefinire i processi lavorativi e garantire la continuità aziendale in periodi di smartworking e/o lockdown”.
Le opportunità. In questo momento le maggiori richieste, tanto da parte delle aziende finali quanto da parte delle società di consulenza, riguardano ragazzi con diplomi o lauree in discipline tecniche (Informatica e Ingegneria su tutte) che vadano a ricoprire ruoli trasversali, dalla Produzione alla Qualità, dalla Manutenzione alla Ricerca&Sviluppo, fino ad arrivare all’IT e all’Amministrazione, Finanza e Controllo. Si tratta di opportunità molto interessanti, anche dal punto di vista delle retribuzioni. La forbice, infatti, oscilla indicativamente tra i 28.000 e i 35.000 euro annui lordi.
I piani di formazione. “Affinché il modello risulti vincente – aggiunge Emanuele Franza – le aziende dovranno implementare adeguati piani di formazione per i nuovi assunti e mettere in campo strumenti per coinvolgere e trattenere queste risorse, anche lavorando a distanza”.
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