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31 Luglio 2024

Lavoro nel fotovoltaico: “Altissima domanda e bassa offerta”. Ecco le figure più richieste

Pv magazine Italia ha intervistato Gionata Aldeghi, Manager & Industry Leader Renewables & Energy Efficiency Division di Hunters Group sul mercato del lavoro nel fotovoltaico

“Si parla di una crescita da 25.000 a 300.000 professionisti nel settore da qui al 2030. Coprire questo gap non sarà semplice, soprattutto perché in questo momento mancano professionisti e competenze”

 

Presente sul mercato dal 2005, Hunters Group racchiude 3 divisioni specializzate nel recruitment e nell’head hunting. Nata come società verticalizzata nel settore tecnico, attraverso l’apertura di Executive Hunters, Hunters e JHunters il Gruppo ha sviluppato un forte network internazionale sui diversi segmenti di mercato, dal Top al Middle fino al Junior Management, con una focalizzazione settoriale e per funzioni.

A Gionata Aldeghi, Manager & Industry Leader Renewables & Energy Efficiency Division di Hunters Group, PV magazine Italia ha fatto qualche domanda sullo specifico mercato del lavoro nel settore del fotovoltaico.

Quali sono le principali criticità nel mondo del lavoro fotovoltaico?
La difficoltà principale è che questo settore negli ultimi 3 o 4 anni ha riscontrato una crescita esponenziale con una forte richiesta di profili Tecnici ed esperienza nel settore che purtroppo mancavano. La domanda di lavoro è, infatti, di gran lunga superiore all’offerta presente sul mercato, soprattutto di professionisti già formati che provengono dal settore. È venuta a mancare una fascia di Middle Manager che, invece, si sta formando in questi anni, inoltre molte competenze e molti professionisti specifici del settore si son dovuti formare da zero.

Che tipo di mercato del lavoro offre attualmente?
Ad oggi è un mercato del lavoro molto incentrato sul candidato: i professionisti che sono riusciti a formarsi e hanno acquisito skill specifiche hanno una continua richiesta di mercato e possono valutare diverse opportunità di crescita e di scenario. Ci sono sempre più ruoli ibridi che permettono una crescita anche a livello orizzontale e lo sviluppo di competenze trasversali che coprono più ambiti, dalla construction alla progettazione, o dallo sviluppo al permitting.

Quali le competenze più richieste?
Sicuramente le competenze tecniche sono molto richieste e difficili da individuare sul mercato. Oltre alle classiche skill di progettazione, soprattutto in campo elettrico, vengono richieste competenze in ambito ambientale e paesaggistico applicabili al campo dello sviluppo di grandi impianti fotovoltaici. Inoltre, buona parte del mercato si sta orientando anche alla ricerca di agronomi per soluzioni in ambito agrivoltaico.

Quali le competenze che più mancano?
Ad oggi sicuramente un must riguarda la competenza in progettazione elettrica che viene a mancare sul mercato, sia perché il numero di laureandi è limitato, sia perché è richiesta anche in diversi altri settori. Figure in ambito sviluppo e permitting invece risultano come se fossero dei “nuovi” job title presenti sul mercato. Nonostante il background possa essere vario, dall’ingegneria ambientale fino a geologia, questi profili necessitano di una formazione on the job specifici per settore, oltre a un forte aggiornamento sulla normativa in continua evoluzione.

Qualche dato e numero utili per inquadrare meglio la situazione del lavoro nel settore fotovoltaico?
Si parla di una crescita da 25.000 a 300.000 professionisti nel settore fotovoltaico secondo le previsioni che riguardano il numero degli occupati in questo ambito da qui al 2030. Coprire questo gap non sarà semplice, soprattutto perché, come già detto, in questo momento mancano professionisti e competenze: quindi altissima domanda e bassa offerta. Già lo scorso anno il settore delle energie rinnovabili, fotovoltaico in primis, ha iniziato a correre in Europa e, in maniera forse ancora più decisa, in Italia. Dal nostro Osservatorio è emersa una ulteriore crescita di circa il 10% delle richieste di profili nel settore, con una concentrazione interessante nel Nord-Est e nel Centro-Sud Italia. Sicuramente una crescita più contenuta rispetto al boom dell’ultimo decennio, ma la crescita è costante e proseguirà anche nei prossimi anni secondo le nostre stime, anche per via del picco di installazioni per un totale di 371 GW nel 2025 e nel 2030.

 

 

 

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