Lavoro, i 10 segreti del cacciatore di teste per arrivare pronti a un colloquio
(Adnkronos) – Il colloquio di lavoro è un momento importante per qualsiasi candidato e, per affrontarlo con successo, è fondamentale essere adeguatamente preparati, soprattutto su quegli aspetti che sono ricorrenti in un processo di selezione. A dare preziosi suggerimenti ai giovani che si apprestano a farlo, è Salvatore Caruso, Executive manager di JHunters, brand di Hunters Group, società di ricerca e selezione di personale altamente qualificato, che traccia Adnkronos/Labitalia un vero e proprio vademecum del ‘cacciatore di teste’.
1. Raccogliere informazioni sull’azienda. Prima di un colloquio, bisogna informarsi sull’azienda per la quale ti stai candidando. Visita il sito web aziendale, leggi notizie le notizie riguardanti l’azienda, cerca di capire quali sono i valori aziendali: mostrerai così interesse per la posizione.
2. Preparati alle domande. “Parlami di te”, “Perché se interessato a questa posizione?” “Perché è interessato a lavorare per la nostra azienda?” “Quali sono i tuoi punti di forza e di debolezza?” “Mi racconti un’esperienza o un progetto di successo”. Queste sono domande che i selezionatori pongono spesso durante i colloqui; essere preparati a queste domande consente di essere chiari e concisi nelle risposte, contribuendo a dare solidità al nostro profilo.
3. Abbigliamento appropriato. A un colloquio di lavoro, l’abito è come un biglietto da visita: vestirsi in maniera professionale, sobria e adeguata al ruolo che vogliamo ricoprire è importante, perché ciò che indossiamo al colloquio contribuirà a costruire la prima impressione che il selezionatore si farà di noi.
4. Arrivare al colloquio con un po’ di anticipo. Arrivare qualche minuto prima del colloquio permette di rilassarsi prima del colloquio e di fare un recap mentale.
5. Puntualità. Essere puntuali è fondamentale. Se si è in ritardo occorre avvisare il prima possibile l’azienda o il nostro selezionatore. Arrivare in ritardo a un colloquio manifesta disorganizzazione e poco rispetto per l’azienda.
6. Ascolto. Manifestare al nostro interlocutore la nostra attenzione, facendo anche domande per chiarire eventuali dubbi e manifestare il nostro interesse.
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