L’importanza di un colloquio
Il mondo del lavoro sta diventando sempre più veloce e questo è innegabile. Grazie alle tecnologie ed agli strumenti di comunicazione moderni tutti i settori di business devono adattarsi a rispondere alla domanda di mercato in tempi sempre più ristretti.
In questo processo è coinvolto anche il settore del recruitment. Questo perché le aziende ci richiedono profili professionali per far partire progetti nuovi o perchè vengono effettuati nuovi investimenti che richiedono risorse immediate e risultati concreti velocemente. E’ evidente che se non è possibile inserire una persona dall’oggi al domani una volta individuata, ha senso lavorare sulla velocità del processo di selezione.
Leggo di tecnologie e applicazioni che permettono di combinare il miglior profilo professionale con il miglior lavoro possibile all’interno di un’area geografica specifica. Il problema è che parliamo di persone e non tutte le persone vanno bene per tutte le aziende proprio perché le aziende sono fatte da persone che creano ambienti di lavoro differenti che si adattano a profili personali differenti.
Chiaramente gli aspetti caratteriali e relazionali di un professionista sono più importanti per alcuni ruoli piuttosto che per altri. Penso a ruoli commerciali o con responsabilità gestionali importanti.
Questi aspetti si riescono a ben approfondire solo con interviste e colloqui vis-à- vis. E non solo… Bisognerebbe anche effettuare test, stressare il candidato con “giochi di ruolo” e via dicendo.
Il punto è che non sempre la velocità si abbina alla qualità in un settore della ricerca e selezione. Ovviamente bisogna sempre cercare di velocizzare i processi per andare incontro alle esigenze dei nostri clienti ma se si vuole fare un buon investimento sulla persona più adatta alla propria organizzazione, è preferibile impostare un processo di selezione ben strutturato.
Anche perché quanto costa aver inserito la persona sbagliata? Probabilmente di più di una selezione ben fatta…