Conta più la forma o la sostanza?
Quando si parla di selezione o di recruitment in generale si pensa principalmente ad interviste durante le quali si vanno a valutare le skills e le competenze di una persona in funzione di un ruolo che dovrebbe andare a ricoprire.
Le competenze sono le conoscenze e gli strumenti che una persona si porta dietro ma anche le capacità relazionali, comportamentali e la capacità di espressione.
Se parliamo di profili professionali caratterizzati da contenuti prettamente tecnici, quali, ad esempio, i progettisti o i programmatori per i quali i criteri di selezione sono principalmente legati alla capacità di utilizzo di determinati strumenti (pensiamo magari a software specifici), è corretto pensare che l’aspetto relazionale o comportamentale non abbiano peso in questo tipo di processi di selezione.
Invece per quanto riguarda i profili maggiormente gestionale appare evidente come le soft skills rappresentino un aspetto cruciale nell’iter di selezione.
Il nostro lavoro di recruiter è quello di individuare una rosa di candidati che possano soddisfare le esigenze dei nostri clienti ma non bisogna dimenticare che ogni azienda è caratterizzata da un suo ambiente sia a livello di personalità sia a livello di immagine.
Anche quando una persona ha il curriculum perfetto non è detto che sia perfetta per ogni azienda: ritengo che il nostro lavoro sia anche quello di approfondire che tipo di persona si possa ben ambientare all’interno della struttura del nostro cliente (anche in funzione del ruolo ovviamente), anche quindi dal punto di vista delle soft skills.
Alcune domande ai candidati potranno sembrare fastidiose o addirittura strane durante le interviste ma sono fatte in funzione di comprendere il loro approccio relazionale ai colleghi, alle situazioni di stress, doti di problem solving e così via.
In pratica, anche per ruoli prettamente tecnici, la “sostanza” non è l’unica cosa che conta nella maggior parte delle selezioni. Consiglio sempre a tutte le persone che affrontano un iter di selezione di curare anche la forma perché, anche il modo di porsi e presentarsi, sarà sicuramente un aspetto tenuto in considerazione qualunque sia la posizione.