La formazione diventa sempre più digitale
Potrebbe rivelarsi la carta vincente per candidati e imprese. A dicembre previste 329mila assunzioni. Campagna di reclutamento di Sicuritalia, Club del Sole e Ita Airways.
Anche la formazione si aggiorna è diventa sempre più digitale. Dal 2020 a oggi, infatti, si sono moltiplicate le offerte formative on line per migliorare le proprie competenze e non perdere importanti occasioni di lavoro.
L’Agenzia per l’Italia digitale, che rappresenta la prima realtà governativa a fornire una traduzione ufficiale del modello europeo per le competenze digitali di base, nel 2017 ha delineato uno schema in cui suddivide le competenze digitali:
- Competenze digitali specialistiche, proprie dei professionisti di settori specifici;
- Competenze digitali di base, utili a tutti i lavoratori;
- Competenze di e-leadership, cioè relative all’utilizzo di tecnologie in qualsiasi organizzazione e fare innovazione digitale nel proprio settore di mercato.
Studi e osservatori confermano quanto l’incessante accelerazione digitale e la costante nascita di nuove figure professionali impongono lo sviluppo di un sapere sempre più tecnico per mantenere la competitività. Secondo Eit Digital (European Institute of Innovation and Technology), il 58% dei datori di lavoro afferma che trovare persone con le giuste competenze sia diventata la loro sfida più importante. A livello europeo centinaia di migliaia di posti di lavoro non possono essere occupati per la mancanza di competenze digitali. Inoltre, sulla base degli obiettivi digitali definiti dalla Commissione Europea all’interno della Digital Compass 2030, entro otto anni solo il 64% della popolazione avrà le competenze digitali di base (meno 16 punti percentuali dall’obiettivo) e solo 13,3 milioni di specialisti digitali occupati (meno 6,7 milioni dall’obiettivo).
Disoccupazione, soprattutto giovanile, migliaia di posti di lavoro richiesti dall’altra, rischio di importanti licenziamenti nel prossimo futuro e difficoltà di reinserirsi nel mondo del lavoro a un’età più avanzata: la sfida educativa. Se ne parla ancora troppo poco ma rappresenta un tassello cruciale per l’inclusione sociale e per costruire il futuro industriale del nostro Paese dove le aziende possano trovare i talenti che cercano e rimanere competitive grazie a un capitale umano sempre aggiornato. Un punto di osservazione internazionale arriva anche da Talent Garden, che con EduTech Challenges mira a stimolare un costruttivo confronto tra tutti gli attori in gioco nella filiera della formazione e del lavoro. L’obiettivo è di raccogliere in un White Paper finale le più utili e aggiornate linee guida e buone pratiche per ripensare la missione dei ceo e delle Risorse Umane nella realizzazione delle strategie di crescita delle persone e, quindi, delle aziende e delle economie. Un documento di indirizzo che sarà presentato come contributo dell’Italia alla Conference on the Future of Europe. «In un momento di grandi cambiamenti e una possibile crisi alle porte, investire in educazione è l’unico investimento per costruire il futuro del nostro Paese – spiega Lorenzo Maternini, vicepresidente e cofondatore di Talent Garden –.
È una sfida che non può essere affrontata solo dal governo, ma che riguarda tutti noi coinvolgendo grandi aziende e start up. Pensare alla formazione oggi, non solo per i giovanissimi, ma soprattutto per i professionisti di tutte le età è l’unico modo per preparare il Paese al futuro». Saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie digitali per il lavoro (e anche per il tempo libero) è, dunque, fondamentale nello scenario di mercato attuale. Secondo uno studio di Nomisma, per esempio, sono oltre 18mila le pmi italiane che si sono appoggiate ad Amazon per impostare una strategia di vendita on line; il commercio elettronico ha permesso di raddoppiare l’export (passando da un 16% ad un 32%) e di ampliare la propria rete di vendita su territorio nazionale. Chiaramente, un di questa portata richiede una squadra forte e coesa, con professionisti specializzati sulle dinamiche e funzionamento del marketplace, sulla gestione della logistica e sulla gestione dell’infrastruttura It.
«Ci muoviamo – sottolinea Beatrice Pontari, Marketing & Innovation Manager di Hunters Group, società di ricerca e selezione di personale – in un mercato del lavoro sempre più dinamico, complesso e globale nel quale la tecnologia ha un ruolo sempre più centrale. Avere un canale di vendita on line, in questo momento, può davvero fare la differenza per un’azienda o per un professionista. Ma non ci si può improvvisare perché altrimenti il rischio di fallimento è elevatissimo. Per questo motivo, soprattutto per dare un supporto maggiore ai candidati che ogni giorno incontriamo, abbiamo stretto una partnership con Scuola E-commerce, una realtà che aiuta imprenditori e professionisti ad acquisire competenze e a trovare soluzioni efficaci nel mondo delle vendite online e, nello specifico, sul marketplace.
In questo contesto la partnership con Scuola Ecommerce acquista ancora più valore: offriremo agli studenti e alle studentesse di Scuola Ecommerce gli strumenti per orientarsi al meglio in un mondo del lavoro sempre più digital e li aiuteremo a collocarsi al meglio sul mercato. L’obiettivo del nostro ruolo è fornire un supporto concreto nella valorizzazione delle risorse dei professionisti: identificazione dei potenziali, mappatura dei percorsi di crescita e orientamento alla carriera.
Non solo: organizzeremo anche un ciclo di eventi live streaming sui nostri canali social per offrire consigli sul tema e rispondere alle domande di chi ci segue». «I servizi di Hunters Group – aggiunge Mattia Vergerio, responsabile Prodotto e Qualità di Scuola Ecommerce – ci permettono di completare l’offerta e la progettazione dei nostri corsi di formazione rivolti ai tirocinanti Amazon Account Manager e E-Commerce Specialist, con nuove prospettive lavorative mai viste prima. Come Scuola Ecommerce, abbiamo definito i contenuti, la progettazione e i metodi di erogazione per garantire che la formazione sia sempre aggiornata, pertinente e pratica per l’uso sul posto di lavoro. Siamo felici di aver trovato un partner come Hunters Group che ha subito abbracciato la nostra visione. La nostra partnership è l’inizio di qualcosa di grande».
→ Leggi l’articolo completo su Avvenire!
Leggi anche:
Boom di richieste di figure nel settore fotovoltaico
Gender Gap nell’AI: le donne sono ancora troppo escluse
Lavoro: Executive Hunters, in epoca di ’grandi dimissioni’ serve un nuovo manager ’coach’
→ ll blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale