Innovation manager: buone opportunità lavorative
Da uno studio di Digital Economy and Society Index (DESI), l’indice ideato dalla Commissione Europea per monitorare i progressi in termini di innovazione e digitalizzazione delle imprese, il livello delle PMI Italiane è ben al di sotto della media europea. Si registrano notevoli ritardi in termini di infrastrutture tecnologiche, presenza online e analisi dei big data.
L’emergenza legata al Covid-19, però, ha mostrato quanto sia necessario – per le aziende di ogni tipologia e dimensione – avere infrastrutture IT adeguate per garantire la continuità del business. Il digitale rappresenta uno strumento fondamentale per rimanere sul mercato, essere competitivi e, di conseguenza, sopravvivere.
“Sebbene per molte aziende – dichiara Davide Boati, Executive Director di Hunters, divisione di Hunters Group, azienda specializzata nella ricerca e selezione di personale – la trasformazione digitale fosse già in atto, l’ultimo anno ci ha dimostrato quanto il percorso verso l’innovazione sia tortuoso. Non dobbiamo pensare, infatti, che per essere innovativi e digitali sia sufficiente far lavorare le risorse da remoto. Servono un approccio strategico, una visione di lungo periodo e l’implementazione di nuovi modelli di business. Si tratta di un processo che richiede notevoli competenze e che, in nessun modo, si può improvvisare”.
Il Temporary Innovation Manager, la figura chiave per la Digital Transformation. Può essere complicato dal punto di vista economico – soprattutto in un periodo particolare come quello attuale – inserire full time una risorsa dedicata all’innovazione e alla digitalizzazione. Per questo, la soluzione potrebbe essere legata ad un Manager a tempo, altamente qualificato e dedicato ad un progetto specifico. In un mondo del lavoro segnato da una sempre maggiore flessibilità, avere in organico una risorsa con una seniority adeguata per un periodo limitato rappresenta di certo un vantaggio. Una figura che ha meritato l’attenzione del Ministero dello Sviluppo Economico, il quale ha istituito un Albo degli Esperti in Innovazione Tecnologica al fine di disporre di specifiche professionalità in materia di ricerca e sviluppo precompetitivo per la valutazione dei progetti di innovazione tecnologica.
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