Il Quality Manager nell’Alimentare
Nel nostro Paese, ricco di aziende produttive e di trasformazione alimentare, emerge sempre più una figura cruciale e al tempo stesso di grande rilievo all’interno delle realtà industriali: il Quality Manager. Andiamo a scoprire meglio e nel dettaglio le caratteristiche che questa figura possiede.
Innanzitutto partiamo dalla formazione e dal percorso di studi di provenienza: tipicamente tale profilo ha svolto un corso di Laurea in Chimica, in Agraria o in Ingegneria Gestionale; non manca chi ha frequentato corsi specialistici come quello promosso dall’Università Cattolica del Sacro Cuore in Scienze e Tecnologie Alimentari, senza contare i Master post laurea in materia di Quality Management.
Quanto alle principali attività, il Quality Manager è incaricato di verificare la conformità dei prodotti offerti dall’azienda rispetto alle normative di settore. Inoltre deve far sì che tali prodotti siano dotati di elevati standard qualitativi che rispecchino le aspettative e le esigenze del cliente.
Si tratta di una figura di rilievo che si interfaccia sia internamente sia esternamente all’azienda. Internamente sia attraverso la formazione del personale di linea in tema di procedure interne da adottare e standard normativi e regolamentari da applicare, che interfacciandosi con area vendite, logistica e approvvigionamenti. Esternamente nei confronti di clienti e fornitori relativamente alla qualità intrinseca del prodotto e nei confronti di enti certificatori con riguardo alla conformità dello stesso alle normative vigenti nel settore di riferimento.
Fondamentale è inoltre la preparazione e la conoscenza approfondita delle normative ISO, UNI.
Il Quality Manager è una persona pragmatica, in grado di definire obiettivi raggiungibili. Scrupolosa, per controllare che questi vengano rispettati giorno per giorno, e aperta al confronto, perché deve dialogare con diversi dipartimenti aziendali. Oggi più che mai trovare nuovi clienti è complicato e molte aziende puntano sulla fidelizzazione di quelli abituali. In questo senso, anche a livello dirigenziale, la gestione della qualità viene percepita come un asset strategico, proprio perché aumenta la soddisfazione del cliente.