Hunters Group: mercato lavoro italiano in ripresa
Prospettive positive secondo i dati del gruppo, con indicatori positivi che includono anche l’occupabilità delle figure umanistiche
Il 2023 si sta concludendo sotto una luce positiva per il panorama occupazionale. Lo dicono le previsioni di Hunters Group, una rinomata società di ricerca e selezione di personale qualificato, e suggeriscono che questa tendenza si manterrà nei primi mesi del 2024.
“Abbiamo attraversato un periodo abbastanza complesso in termini di occupazione e opportunità lavorative”, spiega Salvatore Caruso, Executive Manager di JHunters, un marchio di Hunters Group. “Tuttavia, sembra che la situazione stia nettamente migliorando. Dal nostro punto di vista, le opportunità di lavoro sono cresciute del 14% nell’ultimo trimestre, sia per i neo-laureati che per coloro con anni di esperienza alle spalle. E abbiamo motivi per credere che questa crescita si protrarrà anche nei primi mesi del 2024. Professionisti in settori tecnico-scientifici, come progettisti elettrici e meccanici, ingegneri energetici e software engineer, avranno numerose occasioni. Ma non mancheranno opportunità altrettanto interessanti per coloro che hanno seguito percorsi accademici umanistici, con aziende alla ricerca di figure come sales account, social media manager e professionisti HR”.
Le prospettive del mercato del lavoro nel 2024: un’ottimistica crescita delle opportunità specializzate
L’Italia sta emergendo sempre di più come un hub tecnologico di alto livello, generando una crescente domanda (+20%) di professionisti altamente qualificati nei settori IT, Digital, ingegneristico e delle infrastrutture.
Di fronte alla scarsità di profili, le aziende si mostrano disposte ad offrire contratti a tempo indeterminato e stipendi estremamente interessanti, persino per chi è alle prime esperienze: la retribuzione media lorda per un ingegnere elettrico oscilla tra i 23.000 e i 30.000 Euro, mentre per un software engineer si attesta tra i 24.500 e i 28.000 Euro.
“La tendenza positiva a livello macroeconomico si riflette anche nei salari delle posizioni entry level, un dato che non possiamo sottovalutare, specialmente in un momento complesso come quello attuale”, aggiunge Salvatore Caruso. “Se confrontiamo i dati delle retribuzioni annue lordi del 2022 con quelle del 2023, notiamo un aumento significativo: chi ha seguito un percorso tecnico-scientifico, ad esempio, guadagnava in media 25.570 euro nel 2022, cifra che è salita a 27.068 euro nel 2023. Anche i laureati in materie economico-giuridiche hanno visto un aumento da 25.066 euro a 26.519. E non va male neppure per chi ha abbracciato gli studi umanistici, spesso considerati erroneamente poco efficaci per trovare lavoro, con retribuzioni in crescita di circa 1.500 euro, passando da 24.603 a 26.166 euro”.
In un periodo in cui molte sfide occupazionali persistono, questo aumento delle opportunità e delle retribuzioni è un segno promettente per il futuro lavorativo, suggerendo che il 2024 potrebbe essere un anno di crescita e prosperità per il mercato del lavoro italiano.
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