Gli NPL: fermento nel mondo lavorativo del Credito
NPL: una miniera per gli investitori
In effetti le banche stanno vendendo quantità enormi di crediti deteriorati, come richiesto dalla normativa europea vigente, così su questo mercato si sono catapultati investitori da tutto il mondo. Una volta acquistati i pacchetti di NPL, questi investitori li danno in gestione ai servicer (di loro proprietà o talvolta su mandato) per l’attività vera e propria di recupero crediti. Questo ha portato fermento nel mondo lavorativo del credito. Al momento, infatti, i maggiori operatori del mercato sono alla ricerca di figure che abbiano un trascorso in questa nicchia di mercato. I professionisti maggiormente richiesti sono consulenti o specialisti del credito, con un forte background sia legale che finanziario, in grado di poter massimizzare il recupero di questi crediti “dormienti”. La professionalità emergente più richiesta è senza dubbio quella dell’Asset Manager, che ha il compito di gestire l’asset strategico degli NPL al fine di garantire la tutela dei crediti acquisiti e affidati ai servicer. Un’altra figura di spicco è il Portfolio Analyst che collabora alla pianificazione strategica con il management aziendale, al fine di monitorare le performance degli asset in gestione, e partecipando all’attività di due diligence precedenti all’acquisizione dei pacchetti di NPL dagli istituti di credito. Così come il Property Manager, che opera nelle aree specialistiche che coprono i servizi di Real Estate. Solitamente il candidato ideale per ricoprire quest’ultima posizione ha un forte interesse per il mercato immobiliare con un background accademico in architettura, ingegneria (area di valutazione) o economia. Il mercato è dunque in subbuglio, gli operatori sono in fermento e i professionisti sono pronti a farsi travolgere dall’appeal del mondo del credito. Leggi anche: Fintech: innovazione finanziaria ed evoluzione tecnologica Technology recruitment: selezionati da una macchina? Commerciali si nasce o si diventa? → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale
NPL: una miniera per gli investitori
In effetti le banche stanno vendendo quantità enormi di crediti deteriorati, come richiesto dalla normativa europea vigente, così su questo mercato si sono catapultati investitori da tutto il mondo. Una volta acquistati i pacchetti di NPL, questi investitori li danno in gestione ai servicer (di loro proprietà o talvolta su mandato) per l’attività vera e propria di recupero crediti. Questo ha portato fermento nel mondo lavorativo del credito. Al momento, infatti, i maggiori operatori del mercato sono alla ricerca di figure che abbiano un trascorso in questa nicchia di mercato. I professionisti maggiormente richiesti sono consulenti o specialisti del credito, con un forte background sia legale che finanziario, in grado di poter massimizzare il recupero di questi crediti “dormienti”. La professionalità emergente più richiesta è senza dubbio quella dell’Asset Manager, che ha il compito di gestire l’asset strategico degli NPL al fine di garantire la tutela dei crediti acquisiti e affidati ai servicer. Un’altra figura di spicco è il Portfolio Analyst che collabora alla pianificazione strategica con il management aziendale, al fine di monitorare le performance degli asset in gestione, e partecipando all’attività di due diligence precedenti all’acquisizione dei pacchetti di NPL dagli istituti di credito. Così come il Property Manager, che opera nelle aree specialistiche che coprono i servizi di Real Estate. Solitamente il candidato ideale per ricoprire quest’ultima posizione ha un forte interesse per il mercato immobiliare con un background accademico in architettura, ingegneria (area di valutazione) o economia. Il mercato è dunque in subbuglio, gli operatori sono in fermento e i professionisti sono pronti a farsi travolgere dall’appeal del mondo del credito. Leggi anche: Fintech: innovazione finanziaria ed evoluzione tecnologica Technology recruitment: selezionati da una macchina? Commerciali si nasce o si diventa? → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendaleUna recente analisi della Banca Centrale Europea ha confermato che gli istituti bancari europei detengono circa 780 miliardi di euro di NPL (Non Performing Loans), al secolo crediti deteriorati. Gli NPL sono quei crediti detenuti dagli istituti di credito nei confronti di debitori che non riescono a ripagare con regolarità o non ripagano per nulla il loro debito. Insomma, le banche erogano credito a società o persone fisiche che per svariati motivi non riescono ad adempiere ai propri obblighi finanziari. Il sistema bancario italiano, dal canto suo, detiene circa il 10% di questi crediti deteriorati solo dietro a Cipro, Grecia e Portogallo. Per questo motivo l’Italia è definita dagli operatori di mercato “the place to be” – il posto dove trovarsi.
NPL: una miniera per gli investitori
In effetti le banche stanno vendendo quantità enormi di crediti deteriorati, come richiesto dalla normativa europea vigente, così su questo mercato si sono catapultati investitori da tutto il mondo. Una volta acquistati i pacchetti di NPL, questi investitori li danno in gestione ai servicer (di loro proprietà o talvolta su mandato) per l’attività vera e propria di recupero crediti. Questo ha portato fermento nel mondo lavorativo del credito. Al momento, infatti, i maggiori operatori del mercato sono alla ricerca di figure che abbiano un trascorso in questa nicchia di mercato. I professionisti maggiormente richiesti sono consulenti o specialisti del credito, con un forte background sia legale che finanziario, in grado di poter massimizzare il recupero di questi crediti “dormienti”. La professionalità emergente più richiesta è senza dubbio quella dell’Asset Manager, che ha il compito di gestire l’asset strategico degli NPL al fine di garantire la tutela dei crediti acquisiti e affidati ai servicer. Un’altra figura di spicco è il Portfolio Analyst che collabora alla pianificazione strategica con il management aziendale, al fine di monitorare le performance degli asset in gestione, e partecipando all’attività di due diligence precedenti all’acquisizione dei pacchetti di NPL dagli istituti di credito. Così come il Property Manager, che opera nelle aree specialistiche che coprono i servizi di Real Estate. Solitamente il candidato ideale per ricoprire quest’ultima posizione ha un forte interesse per il mercato immobiliare con un background accademico in architettura, ingegneria (area di valutazione) o economia. Il mercato è dunque in subbuglio, gli operatori sono in fermento e i professionisti sono pronti a farsi travolgere dall’appeal del mondo del credito. Leggi anche: Fintech: innovazione finanziaria ed evoluzione tecnologica Technology recruitment: selezionati da una macchina? Commerciali si nasce o si diventa? → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendaleUna recente analisi della Banca Centrale Europea ha confermato che gli istituti bancari europei detengono circa 780 miliardi di euro di NPL (Non Performing Loans), al secolo crediti deteriorati. Gli NPL sono quei crediti detenuti dagli istituti di credito nei confronti di debitori che non riescono a ripagare con regolarità o non ripagano per nulla il loro debito. Insomma, le banche erogano credito a società o persone fisiche che per svariati motivi non riescono ad adempiere ai propri obblighi finanziari. Il sistema bancario italiano, dal canto suo, detiene circa il 10% di questi crediti deteriorati solo dietro a Cipro, Grecia e Portogallo. Per questo motivo l’Italia è definita dagli operatori di mercato “the place to be” – il posto dove trovarsi.
NPL: una miniera per gli investitori
In effetti le banche stanno vendendo quantità enormi di crediti deteriorati, come richiesto dalla normativa europea vigente, così su questo mercato si sono catapultati investitori da tutto il mondo. Una volta acquistati i pacchetti di NPL, questi investitori li danno in gestione ai servicer (di loro proprietà o talvolta su mandato) per l’attività vera e propria di recupero crediti. Questo ha portato fermento nel mondo lavorativo del credito. Al momento, infatti, i maggiori operatori del mercato sono alla ricerca di figure che abbiano un trascorso in questa nicchia di mercato. I professionisti maggiormente richiesti sono consulenti o specialisti del credito, con un forte background sia legale che finanziario, in grado di poter massimizzare il recupero di questi crediti “dormienti”. La professionalità emergente più richiesta è senza dubbio quella dell’Asset Manager, che ha il compito di gestire l’asset strategico degli NPL al fine di garantire la tutela dei crediti acquisiti e affidati ai servicer. Un’altra figura di spicco è il Portfolio Analyst che collabora alla pianificazione strategica con il management aziendale, al fine di monitorare le performance degli asset in gestione, e partecipando all’attività di due diligence precedenti all’acquisizione dei pacchetti di NPL dagli istituti di credito. Così come il Property Manager, che opera nelle aree specialistiche che coprono i servizi di Real Estate. Solitamente il candidato ideale per ricoprire quest’ultima posizione ha un forte interesse per il mercato immobiliare con un background accademico in architettura, ingegneria (area di valutazione) o economia. Il mercato è dunque in subbuglio, gli operatori sono in fermento e i professionisti sono pronti a farsi travolgere dall’appeal del mondo del credito. Leggi anche: Fintech: innovazione finanziaria ed evoluzione tecnologica Technology recruitment: selezionati da una macchina? Commerciali si nasce o si diventa? → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale
NPL: una miniera per gli investitori
In effetti le banche stanno vendendo quantità enormi di crediti deteriorati, come richiesto dalla normativa europea vigente, così su questo mercato si sono catapultati investitori da tutto il mondo. Una volta acquistati i pacchetti di NPL, questi investitori li danno in gestione ai servicer (di loro proprietà o talvolta su mandato) per l’attività vera e propria di recupero crediti. Questo ha portato fermento nel mondo lavorativo del credito. Al momento, infatti, i maggiori operatori del mercato sono alla ricerca di figure che abbiano un trascorso in questa nicchia di mercato. I professionisti maggiormente richiesti sono consulenti o specialisti del credito, con un forte background sia legale che finanziario, in grado di poter massimizzare il recupero di questi crediti “dormienti”. La professionalità emergente più richiesta è senza dubbio quella dell’Asset Manager, che ha il compito di gestire l’asset strategico degli NPL al fine di garantire la tutela dei crediti acquisiti e affidati ai servicer. Un’altra figura di spicco è il Portfolio Analyst che collabora alla pianificazione strategica con il management aziendale, al fine di monitorare le performance degli asset in gestione, e partecipando all’attività di due diligence precedenti all’acquisizione dei pacchetti di NPL dagli istituti di credito. Così come il Property Manager, che opera nelle aree specialistiche che coprono i servizi di Real Estate. Solitamente il candidato ideale per ricoprire quest’ultima posizione ha un forte interesse per il mercato immobiliare con un background accademico in architettura, ingegneria (area di valutazione) o economia. Il mercato è dunque in subbuglio, gli operatori sono in fermento e i professionisti sono pronti a farsi travolgere dall’appeal del mondo del credito. Leggi anche: Fintech: innovazione finanziaria ed evoluzione tecnologica Technology recruitment: selezionati da una macchina? Commerciali si nasce o si diventa? → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendaleUna recente analisi della Banca Centrale Europea ha confermato che gli istituti bancari europei detengono circa 780 miliardi di euro di NPL (Non Performing Loans), al secolo crediti deteriorati. Gli NPL sono quei crediti detenuti dagli istituti di credito nei confronti di debitori che non riescono a ripagare con regolarità o non ripagano per nulla il loro debito. Insomma, le banche erogano credito a società o persone fisiche che per svariati motivi non riescono ad adempiere ai propri obblighi finanziari. Il sistema bancario italiano, dal canto suo, detiene circa il 10% di questi crediti deteriorati solo dietro a Cipro, Grecia e Portogallo. Per questo motivo l’Italia è definita dagli operatori di mercato “the place to be” – il posto dove trovarsi.
NPL: una miniera per gli investitori
In effetti le banche stanno vendendo quantità enormi di crediti deteriorati, come richiesto dalla normativa europea vigente, così su questo mercato si sono catapultati investitori da tutto il mondo. Una volta acquistati i pacchetti di NPL, questi investitori li danno in gestione ai servicer (di loro proprietà o talvolta su mandato) per l’attività vera e propria di recupero crediti. Questo ha portato fermento nel mondo lavorativo del credito. Al momento, infatti, i maggiori operatori del mercato sono alla ricerca di figure che abbiano un trascorso in questa nicchia di mercato. I professionisti maggiormente richiesti sono consulenti o specialisti del credito, con un forte background sia legale che finanziario, in grado di poter massimizzare il recupero di questi crediti “dormienti”. La professionalità emergente più richiesta è senza dubbio quella dell’Asset Manager, che ha il compito di gestire l’asset strategico degli NPL al fine di garantire la tutela dei crediti acquisiti e affidati ai servicer. Un’altra figura di spicco è il Portfolio Analyst che collabora alla pianificazione strategica con il management aziendale, al fine di monitorare le performance degli asset in gestione, e partecipando all’attività di due diligence precedenti all’acquisizione dei pacchetti di NPL dagli istituti di credito. Così come il Property Manager, che opera nelle aree specialistiche che coprono i servizi di Real Estate. Solitamente il candidato ideale per ricoprire quest’ultima posizione ha un forte interesse per il mercato immobiliare con un background accademico in architettura, ingegneria (area di valutazione) o economia. Il mercato è dunque in subbuglio, gli operatori sono in fermento e i professionisti sono pronti a farsi travolgere dall’appeal del mondo del credito. Leggi anche: Fintech: innovazione finanziaria ed evoluzione tecnologica Technology recruitment: selezionati da una macchina? Commerciali si nasce o si diventa? → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendaleUna recente analisi della Banca Centrale Europea ha confermato che gli istituti bancari europei detengono circa 780 miliardi di euro di NPL (Non Performing Loans), al secolo crediti deteriorati.
Gli NPL sono quei crediti detenuti dagli istituti di credito nei confronti di debitori che non riescono a ripagare con regolarità o non ripagano per nulla il loro debito. Insomma, le banche erogano credito a società o persone fisiche che per svariati motivi non riescono ad adempiere ai propri obblighi finanziari.
Il sistema bancario italiano, dal canto suo, detiene circa il 10% di questi crediti deteriorati solo dietro a Cipro, Grecia e Portogallo. Per questo motivo l’Italia è definita dagli operatori di mercato “the place to be” – il posto dove trovarsi.
NPL: una miniera per gli investitori
In effetti le banche stanno vendendo quantità enormi di crediti deteriorati, come richiesto dalla normativa europea vigente, così su questo mercato si sono catapultati investitori da tutto il mondo. Una volta acquistati i pacchetti di NPL, questi investitori li danno in gestione ai servicer (di loro proprietà o talvolta su mandato) per l’attività vera e propria di recupero crediti. Questo ha portato fermento nel mondo lavorativo del credito. Al momento, infatti, i maggiori operatori del mercato sono alla ricerca di figure che abbiano un trascorso in questa nicchia di mercato. I professionisti maggiormente richiesti sono consulenti o specialisti del credito, con un forte background sia legale che finanziario, in grado di poter massimizzare il recupero di questi crediti “dormienti”. La professionalità emergente più richiesta è senza dubbio quella dell’Asset Manager, che ha il compito di gestire l’asset strategico degli NPL al fine di garantire la tutela dei crediti acquisiti e affidati ai servicer. Un’altra figura di spicco è il Portfolio Analyst che collabora alla pianificazione strategica con il management aziendale, al fine di monitorare le performance degli asset in gestione, e partecipando all’attività di due diligence precedenti all’acquisizione dei pacchetti di NPL dagli istituti di credito. Così come il Property Manager, che opera nelle aree specialistiche che coprono i servizi di Real Estate. Solitamente il candidato ideale per ricoprire quest’ultima posizione ha un forte interesse per il mercato immobiliare con un background accademico in architettura, ingegneria (area di valutazione) o economia. Il mercato è dunque in subbuglio, gli operatori sono in fermento e i professionisti sono pronti a farsi travolgere dall’appeal del mondo del credito. Leggi anche: Fintech: innovazione finanziaria ed evoluzione tecnologica Technology recruitment: selezionati da una macchina? Commerciali si nasce o si diventa? → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendaleUna recente analisi della Banca Centrale Europea ha confermato che gli istituti bancari europei detengono circa 780 miliardi di euro di NPL (Non Performing Loans), al secolo crediti deteriorati. Gli NPL sono quei crediti detenuti dagli istituti di credito nei confronti di debitori che non riescono a ripagare con regolarità o non ripagano per nulla il loro debito. Insomma, le banche erogano credito a società o persone fisiche che per svariati motivi non riescono ad adempiere ai propri obblighi finanziari. Il sistema bancario italiano, dal canto suo, detiene circa il 10% di questi crediti deteriorati solo dietro a Cipro, Grecia e Portogallo. Per questo motivo l’Italia è definita dagli operatori di mercato “the place to be” – il posto dove trovarsi.
NPL: una miniera per gli investitori
In effetti le banche stanno vendendo quantità enormi di crediti deteriorati, come richiesto dalla normativa europea vigente, così su questo mercato si sono catapultati investitori da tutto il mondo. Una volta acquistati i pacchetti di NPL, questi investitori li danno in gestione ai servicer (di loro proprietà o talvolta su mandato) per l’attività vera e propria di recupero crediti. Questo ha portato fermento nel mondo lavorativo del credito. Al momento, infatti, i maggiori operatori del mercato sono alla ricerca di figure che abbiano un trascorso in questa nicchia di mercato. I professionisti maggiormente richiesti sono consulenti o specialisti del credito, con un forte background sia legale che finanziario, in grado di poter massimizzare il recupero di questi crediti “dormienti”. La professionalità emergente più richiesta è senza dubbio quella dell’Asset Manager, che ha il compito di gestire l’asset strategico degli NPL al fine di garantire la tutela dei crediti acquisiti e affidati ai servicer. Un’altra figura di spicco è il Portfolio Analyst che collabora alla pianificazione strategica con il management aziendale, al fine di monitorare le performance degli asset in gestione, e partecipando all’attività di due diligence precedenti all’acquisizione dei pacchetti di NPL dagli istituti di credito. Così come il Property Manager, che opera nelle aree specialistiche che coprono i servizi di Real Estate. Solitamente il candidato ideale per ricoprire quest’ultima posizione ha un forte interesse per il mercato immobiliare con un background accademico in architettura, ingegneria (area di valutazione) o economia. Il mercato è dunque in subbuglio, gli operatori sono in fermento e i professionisti sono pronti a farsi travolgere dall’appeal del mondo del credito. Leggi anche: Fintech: innovazione finanziaria ed evoluzione tecnologica Technology recruitment: selezionati da una macchina? Commerciali si nasce o si diventa? → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendaleNPL: una miniera per gli investitori
In effetti le banche stanno vendendo quantità enormi di crediti deteriorati, come richiesto dalla normativa europea vigente, così su questo mercato si sono catapultati investitori da tutto il mondo. Una volta acquistati i pacchetti di NPL, questi investitori li danno in gestione ai servicer (di loro proprietà o talvolta su mandato) per l’attività vera e propria di recupero crediti. Questo ha portato fermento nel mondo lavorativo del credito. Al momento, infatti, i maggiori operatori del mercato sono alla ricerca di figure che abbiano un trascorso in questa nicchia di mercato. I professionisti maggiormente richiesti sono consulenti o specialisti del credito, con un forte background sia legale che finanziario, in grado di poter massimizzare il recupero di questi crediti “dormienti”. La professionalità emergente più richiesta è senza dubbio quella dell’Asset Manager, che ha il compito di gestire l’asset strategico degli NPL al fine di garantire la tutela dei crediti acquisiti e affidati ai servicer. Un’altra figura di spicco è il Portfolio Analyst che collabora alla pianificazione strategica con il management aziendale, al fine di monitorare le performance degli asset in gestione, e partecipando all’attività di due diligence precedenti all’acquisizione dei pacchetti di NPL dagli istituti di credito. Così come il Property Manager, che opera nelle aree specialistiche che coprono i servizi di Real Estate. Solitamente il candidato ideale per ricoprire quest’ultima posizione ha un forte interesse per il mercato immobiliare con un background accademico in architettura, ingegneria (area di valutazione) o economia. Il mercato è dunque in subbuglio, gli operatori sono in fermento e i professionisti sono pronti a farsi travolgere dall’appeal del mondo del credito. Leggi anche: Fintech: innovazione finanziaria ed evoluzione tecnologica Technology recruitment: selezionati da una macchina? Commerciali si nasce o si diventa? → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendaleUna recente analisi della Banca Centrale Europea ha confermato che gli istituti bancari europei detengono circa 780 miliardi di euro di NPL (Non Performing Loans), al secolo crediti deteriorati.
Gli NPL sono quei crediti detenuti dagli istituti di credito nei confronti di debitori che non riescono a ripagare con regolarità o non ripagano per nulla il loro debito. Insomma, le banche erogano credito a società o persone fisiche che per svariati motivi non riescono ad adempiere ai propri obblighi finanziari.
Il sistema bancario italiano, dal canto suo, detiene circa il 10% di questi crediti deteriorati solo dietro a Cipro, Grecia e Portogallo. Per questo motivo l’Italia è definita dagli operatori di mercato “the place to be” – il posto dove trovarsi.
NPL: una miniera per gli investitori
In effetti le banche stanno vendendo quantità enormi di crediti deteriorati, come richiesto dalla normativa europea vigente, così su questo mercato si sono catapultati investitori da tutto il mondo. Una volta acquistati i pacchetti di NPL, questi investitori li danno in gestione ai servicer (di loro proprietà o talvolta su mandato) per l’attività vera e propria di recupero crediti. Questo ha portato fermento nel mondo lavorativo del credito. Al momento, infatti, i maggiori operatori del mercato sono alla ricerca di figure che abbiano un trascorso in questa nicchia di mercato. I professionisti maggiormente richiesti sono consulenti o specialisti del credito, con un forte background sia legale che finanziario, in grado di poter massimizzare il recupero di questi crediti “dormienti”. La professionalità emergente più richiesta è senza dubbio quella dell’Asset Manager, che ha il compito di gestire l’asset strategico degli NPL al fine di garantire la tutela dei crediti acquisiti e affidati ai servicer. Un’altra figura di spicco è il Portfolio Analyst che collabora alla pianificazione strategica con il management aziendale, al fine di monitorare le performance degli asset in gestione, e partecipando all’attività di due diligence precedenti all’acquisizione dei pacchetti di NPL dagli istituti di credito. Così come il Property Manager, che opera nelle aree specialistiche che coprono i servizi di Real Estate. Solitamente il candidato ideale per ricoprire quest’ultima posizione ha un forte interesse per il mercato immobiliare con un background accademico in architettura, ingegneria (area di valutazione) o economia. Il mercato è dunque in subbuglio, gli operatori sono in fermento e i professionisti sono pronti a farsi travolgere dall’appeal del mondo del credito. Leggi anche: Fintech: innovazione finanziaria ed evoluzione tecnologica Technology recruitment: selezionati da una macchina? Commerciali si nasce o si diventa? → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendaleUna recente analisi della Banca Centrale Europea ha confermato che gli istituti bancari europei detengono circa 780 miliardi di euro di NPL (Non Performing Loans), al secolo crediti deteriorati. Gli NPL sono quei crediti detenuti dagli istituti di credito nei confronti di debitori che non riescono a ripagare con regolarità o non ripagano per nulla il loro debito. Insomma, le banche erogano credito a società o persone fisiche che per svariati motivi non riescono ad adempiere ai propri obblighi finanziari. Il sistema bancario italiano, dal canto suo, detiene circa il 10% di questi crediti deteriorati solo dietro a Cipro, Grecia e Portogallo. Per questo motivo l’Italia è definita dagli operatori di mercato “the place to be” – il posto dove trovarsi.