Formazione continua: un investimento per il proprio futuro professionale. Soprattutto in periodo di crisi
In un momento sempre più incerto ed in continua evoluzione, sviluppare le proprie competenze è fondamentale per non perdere occasioni lavorative. I consigli di Hunters Group per essere più competitivi e trasformare un periodo di crisi in una occasione di crescita.
La pandemia da Covid-19 è stata un vero e proprio tsunami inaspettato ed ha reso ancora più difficile la ricerca del lavoro. Ci muoviamo, lo sappiamo, in un mercato sempre più globalizzato, complesso e competitivo ed è chiaro che i professionisti debbano investire parecchio in formazione ed aggiornamento per non perdere importanti occasioni di carriera.
“Non possiamo negare – dichiara Joelle Gallesi, Managing Director di Hunters Group, società di ricerca e selezione di personale qualificato, – che la situazione attuale, anche a causa dell’emergenza Covid-19, sia molto complessa. In questi mesi di pandemia, molte famiglie hanno trovato notevoli difficoltà nel conciliare vita professionale e vita privata e molte persone hanno perso o dovuto lasciare la propria occupazione (alcune stime Istat ci dicono che addirittura il 90% di coloro che hanno perso il lavoro siano donne). Numeri impressionanti che ci impongono di cercare e trovare, al più presto, una soluzione per ridurre la portata di questa situazione. Il mio consiglio, per non essere attendisti, è quello di non sottovalutare la formazione continua: in un mondo sempre più veloce, dinamico ed incerto, solo i professionisti e le professioniste competenti e costantemente aggiornati potranno fare la differenza e avranno maggiori opportunità di cambiare (o ritrovare) occupazione. Poiché l’investimento economico su un corso, in un momento di ristrettezze economiche, può apparire non sostenibile, la formazione finanziata rappresenta una grande opportunità che è bene tenere in considerazione”.
Stiamo vivendo un periodo di grande cambiamento e tutti, lavoratori giovani e più senior, dovremo adattarci ed aggiornare le nostre competenze ad un mercato sempre più digitalizzato e dinamico. Pensiamo, ad esempio, a tutte le competenze legate alle nuove tecnologie, ma anche alla capacità di comunicare efficacemente e negoziare a distanza o legate al time management.
Un esempio concreto: il caso For Action. For Action, ente di formazione accreditato in Formazione Superiore e Servizi per il Lavoro dalla Regione Veneto, aderisce al progetto regionale “Il Veneto delle donne, strumenti per la valorizzazione dei percorsi professionali per la partecipazione al mercato del lavoro”, finalizzato alla crescita dell’occupabilità femminile attraverso corsi di formazione, workshop, seminari, tirocini in azienda e incontri di orientamento nelle scuole superiori. Per rispondere in modo proattivo alle attuali esigenze lavorative, For Action ha aderito al programma destinato alle donne disoccupate o inattive con l’obiettivo di favorirne l’inserimento e la permanenza in un mercato del lavoro sempre più digital.
“L1 – L’unione delle competenze per la scienza: nuovi orizzonti al femminile” è il titolo del progetto promosso da For Action in sinergia con enti pubblici, privati ed associazioni del territorio. Tre le province coinvolte, Vicenza, Treviso e Verona, in collaborazione con il Centro per l’impiego di Bassano del Grappa.
“Il fine ultimo – spiega Giovanni Battista Comis, Legale Rappresentante di For Action – è quello di accompagnare le donne disoccupate o inattive verso un nuovo percorso professionale, stimolando la partecipazione nel mercato del lavoro in particolare in ambiti STEM. La spinta sempre più accelerata verso la digitalizzazione richiede un ripensamento del mercato del lavoro, oltre a una revisione delle modalità di svolgimento della professione, considerata la crescita esponenziale dello smart-working. È necessario offrire le stesse opportunità alle lavoratrici, superando gli stereotipi di genere in particolare in ambito tecnologico”.
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