Fintech e auditing al top per finanza e management
A cura di Serena Riselli
Digitalizzazione e alta specializzazione. Sono queste le parole d’ordine da tener presente per chi vuole iscriversi ad un master in finanza e management, con un occhio ai nuovi trend che le Pmi italiane devono seguire alla luce delle linee tracciate dal Recovery plan. Si tratta di filiere non tradizionali per il nostro paese, che richiedono nuove figure professionali e quindi specializzazioni all’avanguardia.
Master in management
La Luiss business school, ad esempio, offre dei programmi «con un approccio modulare che permette di personalizzare il proprio percorso di studi, anche con delle esperienze internazionali – spiega Enzo Peruffo, associate dean for education e direttore Mba & executive education – con l’obiettivo di formare professionisti in grado di ripensare e rendere più resilienti le organizzazioni delle aziende italiane». Il master di I livello in global supply chain management prepara manager con competenze strategiche per le aziende che hanno la necessità di riprogettare e riorganizzare le unità di business aziendali
quali le operation, la logistica e l’approvvigionamento. Si tratta di un corso full-time, in partenza il 27 settembre 2021 (iscrizioni fino al 17 settembre), interamente in inglese. Il costo è di 16mila euro.
«L’obiettivo dei nostri master -continua Peruffo – è quello di inserire i nostri studenti subito nel mondo del lavoro, per questo cerchiamo di intercettare i nuovi trend delle Pmi. Riusciamo a farlo grazie alle nostre aziende partner che contribuiscono a costruire e disegnare il corso di studi
e quindi hanno una risorsa già pronta da inserire nel loro core business per rispondere ai trend di mercato».
Esperti di crowdfunding
Presso il Politecnico di Bari è possibile iscriversi a partire dall’1 ottobre al master di primo livello in idee, imprese e crowdfunding. Un trend, quello del crowdfunding, che anche l’Unione Europea identifica come strategico nella programmazione dei fondi comunitari. Per questo il corso di studi mira a formare figure professionali in grado di fornire consulenza e assistenza sulla creazione di campagne di crowdfunding, capaci di cogliere nuove opportunità di finanziamento in Onlus, Ong ed imprese sociali e di sviluppare nuovi strumenti finanziari nelle istituzioni pubbliche e bancarie.
Il master è in formula week-end per un totale di 100 ore e costa 850 euro, ma è finanziabile con borse di studio offerte dalle aziende partner del Politecnico.
Master in finanza
Anche i master in finanza guardano ai nuovi trend del lavoro. Basti pensare a come oggi si parli sempre più di fintech, che riguarda la fornitura di prodotti e servizi finanziari attraverso le
più avanzate tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Criptovalute, blockchain, Big data, intelligenza artificiale, machine learning, robo-advisor, sono termini
che non solo arricchiscono il vocabolario della finanza, ma determinano nuove strategie e nuove sfide per il settore, aumentandone l’efficienza e la trasparenza.
Presso l’università Bocconi di Milano partirà nel 2022 il master di I livello in quantitative finance and risk management, un programma full-time, della durata di un anno, in inglese. Il programma si articola in 3 moduli: il primo si compone dei corsi fondamentali, il secondo è costituito da “core courses”, volti a coniugare gli aspetti specifici della finanza quantitativa con quelli del risk management, il terzo offre un numero di corsi opzionali, per personalizzare il proprio anno di studi.
L’università di Pisa offre il master in auditing, finanza e controllo, che si articola in tre orientamenti. Il primo è auditing & consulting, che fornisce competenze nelle funzioni di amministrazione e bilancio, revisione contabile e revisione gestionale. Il secondo è business intelligence e controllo, volto a sviluppare le logiche di funzionamento dei sistemi informativi aziendali; il terzo è auditing e controllo di gestione. Il master ha un costo di 5.800 euro, dura un anno e partirà il prossimo 8 novembre (le domande di ammissione potranno essere presentate fino all’8 ottobre 2021).
La Luiss business school, infine, offre un master di II livello in fintech & banking che mira a fornire le digital skill richieste dal mercato bancario e finanziario al fine di cogliere tutte le opportunità di innovazione del business e di permettere ai partecipanti di sviluppare una visione strategica del
fintech. Il corso parte il 5 novembre 2021 in formula weekend al costo di 15mila euro.
Chance da banche e internazionalizzazione
Tra vecchi e nuovi sbocchi
Accanto agli sbocchi tradizionali si affacciano nuove figure come il crises manager e il complexity manager (ovvero colui che gestisce le complessità di nuove organizzazioni e imprese dal punto di vista organizzativo, innovativo e sociale), professioni che si stanno affacciando con sempre maggior frequenza fra le richieste delle aziende.
«Gli studenti che concluderanno percorsi di specializzazione in finanza e management – spiega Emanuele Franza, director di JHunters, società di ricerca e selezione di personale –
avranno sicuramente opportunità nei settori classici: banche, società di investimento, sgr,
fintech, reparto amministrazione, finanza e controllo in azienda. Ma cambierà soprattutto il
focus sulle competenze richieste che si concentreranno sempre di più sulla previsione
dei rischi e sulla capacità di gestire e processare ingenti quantità di dati».
Estero e digitale
Per ciò che riguarda il management, in particolare si sta osservando una sempre maggior richiesta
di competenze legate sia ai fattori di internazionalizzazione delle aziende, sia alla digitalizzazione delle attività di sviluppo di prodotti e servizi e della implementazione di nuovi
canali di marketing e vendita.
Soft skills sempre più decisive
Ma oltre a una solida base di hard skills le aziende chiedono ai manager un importante bagaglio di
competenze trasversali. Gli operatori del mercato del lavoro sottolineano che le competenze tecniche non bastano più da sole, ma devono essere innestate su una solida capacità di relazionarsi con gli altri, di lavorare in squadra, di gestire un team, di comunicare.
Opportunità dal Pnrr
Infine, non bisogna dimenticare che sempre più nei prossimi anni l’analisi dei costi e l’aggiornamento sulle normative sarà fondamentale. Con l’avvio del Pnrr e degli interventi ad esso correlati, i nuovi professionisti in ambito finanza e management dovranno avere una spiccata conoscenza di opportunità e nuove modalità di lavoro, per supportare le aziende nell’individuare finanziamenti e processi che ne
agevolino la ripartenza.
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