Cambio per crescere
Cosa significa realmente “cambio per crescere?” Per ogni singolo candidato questa frase ha numerosi significati e il Recruiter deve cogliere il reale contenuto e le varie sfumature.
Le motivazioni al cambiamento del proprio posto di lavoro possono essere molteplici e inoltre può essere uno dei momenti più stressanti perché entrano in gioco svariati fattori.
Le principali motivazioni che spingono una persona a valutare il mercato sono, tra le altre, lavorare in un ambiente poco stimolante e poco sereno, una posizione che non risponde a pieno alle proprie aspettative, la ricerca di nuove sfide professionali che non riescono a trovare nell’azienda in cui lavorano.
Un altro aspetto da non sottovalutare è per migliorare la qualità della propria vita; accanto al desiderio di crescere professionalmente, di guadagnare di più, di cimentarsi in nuove sfide emerge quindi anche la necessità di lavorare in un contesto dove ci sia un’attenzione verso la vita personale, cioè poter conciliare al meglio la vita professionale con gli impegni famigliari.
Tuttavia, quando però una persona è in procinto di cambiare entrano in gioco anche svariati aspetti che possono far frenare il cambiamento.
La maggior parte dei candidati tiene molto all’immagine di sé e del proprio lavoro agli occhi della propria famiglia; quindi il consulente deve capire se il candidato è realmente intenzionato a cambiare e quali sono le reali implicazioni che il cambiamento può portare con sé.
Se si ha lavorato per tanti anni nella stessa azienda e ci si ritrova a dover affrontare l’ignoto: nuovi colleghi, nuovi capi, nuove mansioni potrebbero essere destabilizzanti all’inizio perché significherebbe dire addio alla vecchia routine e ad abitudini ormai consolidate.
Un altro fattore che porta il candidato a non cambiare è il debito di riconoscenza, ovvero non cambiare posto di lavoro perché l’azienda in cui si lavora ti ha fatto crescere professionalmente quindi non si vuole “tradire” il proprio capo.
Per concludere, è dunque fondamentale capire se il candidato ha i requisiti fondamentali in termini di formazione, skill ed esperienza rispetto al profilo ricercato, ma non si deve tralasciare l’importanza della spinta motivazionale che è fondamentale per l’azienda.