CONDIVIDI
12 Aprile 2023

Boom di dimissioni in Europa. Siamo nell’epoca del grande turnover?

3,1%. È questo, secondo gli ultimi dati di Eurostat, il valore dei posti vacanti in Europa. Un record se pensiamo che nel 2021 era al 2,6% e nel 2019 al 2,2%. Tra i paesi più colpiti da questo fenomeno compaiono l’Olanda, la Germania e la Francia. Anche in Italia, però, la situazione non è poi così diversa: l’anno scorso si sono registrate circa 2,2 milioni di dimissioni, ovvero il 13,8% in più rispetto all’anno precedente.

“Ci sono – dichiara Silvia Movio, Director di Hunters, brand di Hunters Group, società di ricerca e selezione di personale altamente qualificato – parecchie aziende che, negli ultimi tempi, hanno faticato ad attrarre e trattenere talenti e questo rappresenta un grosso problema. Non parliamo di offerte di lavoro fantasma, con stipendi ridicoli e zero tutele nei confronti dei lavoratori, ma di opportunità di carriera spesso davvero molto interessanti. Non dimentichiamo, infatti, che a fine 2022 il boom delle dimissioni volontarie ha toccato il suo picco massimo in Italia, Spagna e Francia. Un fenomeno che, in un modo o nell’altro, deve essere contrastato anche ripensando i modelli organizzativi”.

I numeri del Grande Turnover. Secondo in dati Eurostat, il tasso di posti non coperti avrebbe raggiunto i livelli massimi in Europa. Un fenomeno che sembra destinato a non rallentare, almeno nel breve periodo e che renderebbe il mercato del lavoro sempre più dinamico e che, se gestito correttamente, sposterebbe il potere contrattuale leggermente a favore dei dipendenti che sono sempre più motivati a cambiare lavoro e a scegliere un’azienda più affine ai propri valori o un’occupazione più vicina alle loro ambizioni.

“Assistiamo – aggiunge Silvia Movio – ad un fenomeno oggettivo e che, indipendentemente dal nome che vogliamo dargli, sta davvero cambiando il mercato del lavoro. Non è detto, tuttavia, che questa propensione al cambiamento si tradurrà sempre anche in stipendi più alti, contratti migliori o organizzazioni più efficienti, ma è certo che le aziende dovranno, nel minor tempo possibile, soddisfare le richieste dei lavoratori che sono diventati più selettivi ed esigenti”.

I settori più dinamici in Italia. Come è ovvio, ci sono ambiti in cui la richiesta di lavoratori è più elevata. Nel nostro paese, le maggiori opportunità si riscontrano dove la necessità di manodopera supera gli effetti delle recenti misure restrittive e dei tagli di spesa.

 

 

 

→ Leggi l’articolo completo su Smartweek

Leggi anche:

Bike sharing: nuove opportunità lavorative

Cacciatori di teste più social, ma vince il rapporto personale

La formazione diventa sempre più digitale

→ ll blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale 

FANNO PARTE DI HUNTERS GROUP

© 2022 Hunters Group S.r.l. | Via Giovanni Boccaccio, 29 – 20123 Milano | [email protected] | T: +39 02 2951 1023 | C.F. / P.I. 03287420610 | Aut. Min. Lav. 13/I/0018250 | REA MI 1871137 | Credits by Bryan