Ambiente e geologia, si rafforza l’offerta green
A cura di Serena Riselli
Il tema dell’ambiente e della salute del pianeta è sempre più centrale per le aziende, che si stanno mostrando sempre più sensibili sul tema delle energie alternative, della riqualificazione ambientale e dell’economia circolare.
«Le facoltà da tenere d’occhio sono scienze ambientali, ingegneria ambientale, ingegneria delle tecnologie per il mare e biotecnologie ambientali», spiega Gianni Scaperrotta, amministratore delegato dell’agenzia per il lavoro Nhrg.
Ingegneria ambientale
Ingegneria ambientale è un percorso di studi molto flessibile: infatti la sua interdisciplinarità, principalmente con l’ingegneria civile ed edile ma anche con l’ingegneria della sicurezza e l’ingegneria chimica, permette diversi approcci.
Il Politecnico di Bari, ad esempio, offre il corso di laurea triennale in ingegneria civile e ambientale. Il ciclo è a numero chiuso (225 posti) e ha l’obiettivo di fornire le conoscenze scientifiche di base e quelle più orientate verso le tematiche della salvaguardia, del recupero e del risanamento ambientale. Per iscriversi al primo anno è necessario superare il test online Cisia per Ingegneria Tolc-I.
La prova si terrà l’1 e il 2 settembre 2022 e ci si può prenotare fino al 26 agosto.
All‘università di Trento è possibile iscriversi alla laurea triennale in ingegneria per l’ambiente e il territorio a livello triennale per poi proseguire con lo stesso indirizzo alla magistrale. Il ciclo di studi si propone di formare figure professionali dotate delle competenze necessarie a soddisfare la domanda di qualità ambientale, di protezione del territorio, di efficiente gestione delle risorse ambientali, di produzione di beni e fornitura di servizi nel rispetto di parametri ambientali e di sicurezza. Anche in questo caso, per iscriversi al corso triennale è obbligatorio superare il test Tolc-l: i posti a disposizione sono 130 ed è possibile sostenere la prova entro il 21 luglio.
Quattro le specializzazioni alla magistrale: risorse idriche e protezione del territorio, qualità ambientale e tecnologie di risanamento, sostenibilità ambientale e cooperazione internazionale, modellazione e simulazione.
Per quanto riguarda invece il corso di laurea triennale in scienze ambientali, l’università Ca’ Foscari di Venezia offre un percorso ad accesso libero. All’università di Ancona c’è invece il corso di laurea triennale in scienze ambientali e protezione civile, che punta a formare figure professionali in grado di gestire i sistemi di monitoraggio delle condizioni ambientali, delle eventuali alterazioni dovute ad eventi catastrofici e all’impatto delle attività antropiche, e di partecipare alle molteplici attività riconducibili alla protezione civile: analisi e previsione dei rischi, prevenzione, gestione delle emergenze e soccorso, interventi post-emergenza. Anche l’accesso a questo corso è libero.
Roma Tre propone la magistrale in biodiversità e tutela dell’ambiente.
Profili vincenti
Ingegnere Ambientale
Scienze ambientali e ingegneria ambientale hanno conosciuto un boom negli ultimi anni grazie alla crescente attenzione alle tematiche green.
«Gli ingegneri ambientali – afferma Emanuele Franza, director di JHunters, il brand di Hunters Group specializzato nella ricerca e selezione di profili neolaureati, tecnico operativi e primi livelli impiegatizi sono molto richiesti in società che si occupano di smaltimento rifiuti, bonifiche ambientali, laboratori di analisi, società di consulenza, fino alle aziende che operano nel campo delle energie rinnovabili e ancora di più in ambito certificazione energetica, ma anche in aziende di altri settori che internalizzano questa figura per valutare e contenere l’impatto ambientale del proprio business, ad esempio tramite la figura del risk manager ambientale o del green manager».
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