Project Manager: ad ogni azienda il suo
Per noi head hunter, la vera sfida per individuare i candidati ideali da presentare ai nostri clienti è comprendere fino in fondo il ruolo che la figura del PM andrà a ricoprire. Non esiste infatti una corrispondenza univoca tra questo job title e le sue responsabilità, in quanto ogni azienda può intenderlo diversamente. Potremmo dunque entrare in contatto con realtà che richiedono PM con mansioni più gestionali; per altri il profilo deve invece avere un ruolo maggiormente operativo.
A livello generale, gli elementi ricorrenti del Project Manager sono delle buone competenze tecniche riguardanti la conoscenza del prodotto, del processo e del mercato di riferimento. Per questo motivo, la posizione è raramente proposta a chi si sta inserendo nel mondo del lavoro.
Non vanno tuttavia sottovalutate le soft skill: il bravo head hunter deve infatti indagare la presenza di capacità organizzative e di problem solving, quanto quella di buone doti relazionali e buona gestione dello stress.
La generalità di questa figura non permette di indicare una precisa RAL di riferimento: il range può variare dai 40K ai 70K.
Per concludere, è fondamentale creare una forte partnership tra head hunter e impresa per il raggiungimento dell’obiettivo comune, ovvero l’inserimento del candidato giusto in azienda.
→ Chi è l’head hunter
Leggi anche: Project Manager: tra IT e Digital Facility Manager: un ruolo chiaveProject Manager: cosa fa
Per noi head hunter, la vera sfida per individuare i candidati ideali da presentare ai nostri clienti è comprendere fino in fondo il ruolo che la figura del PM andrà a ricoprire. Non esiste infatti una corrispondenza univoca tra questo job title e le sue responsabilità, in quanto ogni azienda può intenderlo diversamente. Potremmo dunque entrare in contatto con realtà che richiedono PM con mansioni più gestionali; per altri il profilo deve invece avere un ruolo maggiormente operativo. A livello generale, gli elementi ricorrenti del Project Manager sono delle buone competenze tecniche riguardanti la conoscenza del prodotto, del processo e del mercato di riferimento. Per questo motivo, la posizione è raramente proposta a chi si sta inserendo nel mondo del lavoro. Non vanno tuttavia sottovalutate le soft skill: il bravo head hunter deve infatti indagare la presenza di capacità organizzative e di problem solving, quanto quella di buone doti relazionali e buona gestione dello stress. La generalità di questa figura non permette di indicare una precisa RAL di riferimento: il range può variare dai 40K ai 70K. Per concludere, è fondamentale creare una forte partnership tra head hunter e impresa per il raggiungimento dell’obiettivo comune, ovvero l’inserimento del candidato giusto in azienda.→ Chi è l’head hunter
Leggi anche: Project Manager: tra IT e Digital Facility Manager: un ruolo chiave In termini di background formativo, il Project Manager (PM) solitamente proviene da un percorso ingegneristico. A seconda del settore in cui verrà inserito, potrà essere richiesta una formazione prettamente tecnica (ad esempio Ingegneria Meccanica) o più legata alla gestione del processo (come Ingegneria Gestionale).Project Manager: cosa fa
Per noi head hunter, la vera sfida per individuare i candidati ideali da presentare ai nostri clienti è comprendere fino in fondo il ruolo che la figura del PM andrà a ricoprire. Non esiste infatti una corrispondenza univoca tra questo job title e le sue responsabilità, in quanto ogni azienda può intenderlo diversamente. Potremmo dunque entrare in contatto con realtà che richiedono PM con mansioni più gestionali; per altri il profilo deve invece avere un ruolo maggiormente operativo. A livello generale, gli elementi ricorrenti del Project Manager sono delle buone competenze tecniche riguardanti la conoscenza del prodotto, del processo e del mercato di riferimento. Per questo motivo, la posizione è raramente proposta a chi si sta inserendo nel mondo del lavoro. Non vanno tuttavia sottovalutate le soft skill: il bravo head hunter deve infatti indagare la presenza di capacità organizzative e di problem solving, quanto quella di buone doti relazionali e buona gestione dello stress. La generalità di questa figura non permette di indicare una precisa RAL di riferimento: il range può variare dai 40K ai 70K. Per concludere, è fondamentale creare una forte partnership tra head hunter e impresa per il raggiungimento dell’obiettivo comune, ovvero l’inserimento del candidato giusto in azienda.→ Chi è l’head hunter
Leggi anche: Project Manager: tra IT e Digital Facility Manager: un ruolo chiaveLa figura professionale del Project Manager è oggi tra le più richieste nel mercato. Questo ruolo è presente all’interno degli organigrammi di tutte le aziende, indipendentemente dal settore di appartenenza. Ma chi è il Project Manager e che cosa fa?
In termini di background formativo, il Project Manager (PM) solitamente proviene da un percorso ingegneristico. A seconda del settore in cui verrà inserito, potrà essere richiesta una formazione prettamente tecnica (ad esempio Ingegneria Meccanica) o più legata alla gestione del processo (come Ingegneria Gestionale).Project Manager: cosa fa
Per noi head hunter, la vera sfida per individuare i candidati ideali da presentare ai nostri clienti è comprendere fino in fondo il ruolo che la figura del PM andrà a ricoprire. Non esiste infatti una corrispondenza univoca tra questo job title e le sue responsabilità, in quanto ogni azienda può intenderlo diversamente. Potremmo dunque entrare in contatto con realtà che richiedono PM con mansioni più gestionali; per altri il profilo deve invece avere un ruolo maggiormente operativo. A livello generale, gli elementi ricorrenti del Project Manager sono delle buone competenze tecniche riguardanti la conoscenza del prodotto, del processo e del mercato di riferimento. Per questo motivo, la posizione è raramente proposta a chi si sta inserendo nel mondo del lavoro. Non vanno tuttavia sottovalutate le soft skill: il bravo head hunter deve infatti indagare la presenza di capacità organizzative e di problem solving, quanto quella di buone doti relazionali e buona gestione dello stress. La generalità di questa figura non permette di indicare una precisa RAL di riferimento: il range può variare dai 40K ai 70K. Per concludere, è fondamentale creare una forte partnership tra head hunter e impresa per il raggiungimento dell’obiettivo comune, ovvero l’inserimento del candidato giusto in azienda.→ Chi è l’head hunter
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In termini di background formativo, il Project Manager (PM) solitamente proviene da un percorso ingegneristico. A seconda del settore in cui verrà inserito, potrà essere richiesta una formazione prettamente tecnica (ad esempio Ingegneria Meccanica) o più legata alla gestione del processo (come Ingegneria Gestionale).Project Manager: cosa fa
Per noi head hunter, la vera sfida per individuare i candidati ideali da presentare ai nostri clienti è comprendere fino in fondo il ruolo che la figura del PM andrà a ricoprire. Non esiste infatti una corrispondenza univoca tra questo job title e le sue responsabilità, in quanto ogni azienda può intenderlo diversamente. Potremmo dunque entrare in contatto con realtà che richiedono PM con mansioni più gestionali; per altri il profilo deve invece avere un ruolo maggiormente operativo. A livello generale, gli elementi ricorrenti del Project Manager sono delle buone competenze tecniche riguardanti la conoscenza del prodotto, del processo e del mercato di riferimento. Per questo motivo, la posizione è raramente proposta a chi si sta inserendo nel mondo del lavoro. Non vanno tuttavia sottovalutate le soft skill: il bravo head hunter deve infatti indagare la presenza di capacità organizzative e di problem solving, quanto quella di buone doti relazionali e buona gestione dello stress. La generalità di questa figura non permette di indicare una precisa RAL di riferimento: il range può variare dai 40K ai 70K. Per concludere, è fondamentale creare una forte partnership tra head hunter e impresa per il raggiungimento dell’obiettivo comune, ovvero l’inserimento del candidato giusto in azienda.→ Chi è l’head hunter
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Per noi head hunter, la vera sfida per individuare i candidati ideali da presentare ai nostri clienti è comprendere fino in fondo il ruolo che la figura del PM andrà a ricoprire. Non esiste infatti una corrispondenza univoca tra questo job title e le sue responsabilità, in quanto ogni azienda può intenderlo diversamente. Potremmo dunque entrare in contatto con realtà che richiedono PM con mansioni più gestionali; per altri il profilo deve invece avere un ruolo maggiormente operativo. A livello generale, gli elementi ricorrenti del Project Manager sono delle buone competenze tecniche riguardanti la conoscenza del prodotto, del processo e del mercato di riferimento. Per questo motivo, la posizione è raramente proposta a chi si sta inserendo nel mondo del lavoro. Non vanno tuttavia sottovalutate le soft skill: il bravo head hunter deve infatti indagare la presenza di capacità organizzative e di problem solving, quanto quella di buone doti relazionali e buona gestione dello stress. La generalità di questa figura non permette di indicare una precisa RAL di riferimento: il range può variare dai 40K ai 70K. Per concludere, è fondamentale creare una forte partnership tra head hunter e impresa per il raggiungimento dell’obiettivo comune, ovvero l’inserimento del candidato giusto in azienda.→ Chi è l’head hunter
Leggi anche: Project Manager: tra IT e Digital Facility Manager: un ruolo chiaveLa figura professionale del Project Manager è oggi tra le più richieste nel mercato. Questo ruolo è presente all’interno degli organigrammi di tutte le aziende, indipendentemente dal settore di appartenenza. Ma chi è il Project Manager e che cosa fa?
In termini di background formativo, il Project Manager (PM) solitamente proviene da un percorso ingegneristico. A seconda del settore in cui verrà inserito, potrà essere richiesta una formazione prettamente tecnica (ad esempio Ingegneria Meccanica) o più legata alla gestione del processo (come Ingegneria Gestionale).Project Manager: cosa fa
Per noi head hunter, la vera sfida per individuare i candidati ideali da presentare ai nostri clienti è comprendere fino in fondo il ruolo che la figura del PM andrà a ricoprire. Non esiste infatti una corrispondenza univoca tra questo job title e le sue responsabilità, in quanto ogni azienda può intenderlo diversamente. Potremmo dunque entrare in contatto con realtà che richiedono PM con mansioni più gestionali; per altri il profilo deve invece avere un ruolo maggiormente operativo. A livello generale, gli elementi ricorrenti del Project Manager sono delle buone competenze tecniche riguardanti la conoscenza del prodotto, del processo e del mercato di riferimento. Per questo motivo, la posizione è raramente proposta a chi si sta inserendo nel mondo del lavoro. Non vanno tuttavia sottovalutate le soft skill: il bravo head hunter deve infatti indagare la presenza di capacità organizzative e di problem solving, quanto quella di buone doti relazionali e buona gestione dello stress. La generalità di questa figura non permette di indicare una precisa RAL di riferimento: il range può variare dai 40K ai 70K. Per concludere, è fondamentale creare una forte partnership tra head hunter e impresa per il raggiungimento dell’obiettivo comune, ovvero l’inserimento del candidato giusto in azienda.→ Chi è l’head hunter
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Project Manager: cosa fa
Per noi head hunter, la vera sfida per individuare i candidati ideali da presentare ai nostri clienti è comprendere fino in fondo il ruolo che la figura del PM andrà a ricoprire. Non esiste infatti una corrispondenza univoca tra questo job title e le sue responsabilità, in quanto ogni azienda può intenderlo diversamente. Potremmo dunque entrare in contatto con realtà che richiedono PM con mansioni più gestionali; per altri il profilo deve invece avere un ruolo maggiormente operativo. A livello generale, gli elementi ricorrenti del Project Manager sono delle buone competenze tecniche riguardanti la conoscenza del prodotto, del processo e del mercato di riferimento. Per questo motivo, la posizione è raramente proposta a chi si sta inserendo nel mondo del lavoro. Non vanno tuttavia sottovalutate le soft skill: il bravo head hunter deve infatti indagare la presenza di capacità organizzative e di problem solving, quanto quella di buone doti relazionali e buona gestione dello stress. La generalità di questa figura non permette di indicare una precisa RAL di riferimento: il range può variare dai 40K ai 70K. Per concludere, è fondamentale creare una forte partnership tra head hunter e impresa per il raggiungimento dell’obiettivo comune, ovvero l’inserimento del candidato giusto in azienda.→ Chi è l’head hunter
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In termini di background formativo, il Project Manager (PM) solitamente proviene da un percorso ingegneristico. A seconda del settore in cui verrà inserito, potrà essere richiesta una formazione prettamente tecnica (ad esempio Ingegneria Meccanica) o più legata alla gestione del processo (come Ingegneria Gestionale).Project Manager: cosa fa
Per noi head hunter, la vera sfida per individuare i candidati ideali da presentare ai nostri clienti è comprendere fino in fondo il ruolo che la figura del PM andrà a ricoprire. Non esiste infatti una corrispondenza univoca tra questo job title e le sue responsabilità, in quanto ogni azienda può intenderlo diversamente. Potremmo dunque entrare in contatto con realtà che richiedono PM con mansioni più gestionali; per altri il profilo deve invece avere un ruolo maggiormente operativo. A livello generale, gli elementi ricorrenti del Project Manager sono delle buone competenze tecniche riguardanti la conoscenza del prodotto, del processo e del mercato di riferimento. Per questo motivo, la posizione è raramente proposta a chi si sta inserendo nel mondo del lavoro. Non vanno tuttavia sottovalutate le soft skill: il bravo head hunter deve infatti indagare la presenza di capacità organizzative e di problem solving, quanto quella di buone doti relazionali e buona gestione dello stress. La generalità di questa figura non permette di indicare una precisa RAL di riferimento: il range può variare dai 40K ai 70K. Per concludere, è fondamentale creare una forte partnership tra head hunter e impresa per il raggiungimento dell’obiettivo comune, ovvero l’inserimento del candidato giusto in azienda.→ Chi è l’head hunter
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Ma chi è il Project Manager e che cosa fa?
In termini di background formativo, il Project Manager (PM) solitamente proviene da un percorso ingegneristico. A seconda del settore in cui verrà inserito, potrà essere richiesta una formazione prettamente tecnica (ad esempio Ingegneria Meccanica) o più legata alla gestione del processo (come Ingegneria Gestionale).
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Per noi head hunter, la vera sfida per individuare i candidati ideali da presentare ai nostri clienti è comprendere fino in fondo il ruolo che la figura del PM andrà a ricoprire. Non esiste infatti una corrispondenza univoca tra questo job title e le sue responsabilità, in quanto ogni azienda può intenderlo diversamente. Potremmo dunque entrare in contatto con realtà che richiedono PM con mansioni più gestionali; per altri il profilo deve invece avere un ruolo maggiormente operativo. A livello generale, gli elementi ricorrenti del Project Manager sono delle buone competenze tecniche riguardanti la conoscenza del prodotto, del processo e del mercato di riferimento. Per questo motivo, la posizione è raramente proposta a chi si sta inserendo nel mondo del lavoro. Non vanno tuttavia sottovalutate le soft skill: il bravo head hunter deve infatti indagare la presenza di capacità organizzative e di problem solving, quanto quella di buone doti relazionali e buona gestione dello stress. La generalità di questa figura non permette di indicare una precisa RAL di riferimento: il range può variare dai 40K ai 70K. Per concludere, è fondamentale creare una forte partnership tra head hunter e impresa per il raggiungimento dell’obiettivo comune, ovvero l’inserimento del candidato giusto in azienda.→ Chi è l’head hunter
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In termini di background formativo, il Project Manager (PM) solitamente proviene da un percorso ingegneristico. A seconda del settore in cui verrà inserito, potrà essere richiesta una formazione prettamente tecnica (ad esempio Ingegneria Meccanica) o più legata alla gestione del processo (come Ingegneria Gestionale).Project Manager: cosa fa
Per noi head hunter, la vera sfida per individuare i candidati ideali da presentare ai nostri clienti è comprendere fino in fondo il ruolo che la figura del PM andrà a ricoprire. Non esiste infatti una corrispondenza univoca tra questo job title e le sue responsabilità, in quanto ogni azienda può intenderlo diversamente. Potremmo dunque entrare in contatto con realtà che richiedono PM con mansioni più gestionali; per altri il profilo deve invece avere un ruolo maggiormente operativo. A livello generale, gli elementi ricorrenti del Project Manager sono delle buone competenze tecniche riguardanti la conoscenza del prodotto, del processo e del mercato di riferimento. Per questo motivo, la posizione è raramente proposta a chi si sta inserendo nel mondo del lavoro. Non vanno tuttavia sottovalutate le soft skill: il bravo head hunter deve infatti indagare la presenza di capacità organizzative e di problem solving, quanto quella di buone doti relazionali e buona gestione dello stress. La generalità di questa figura non permette di indicare una precisa RAL di riferimento: il range può variare dai 40K ai 70K. Per concludere, è fondamentale creare una forte partnership tra head hunter e impresa per il raggiungimento dell’obiettivo comune, ovvero l’inserimento del candidato giusto in azienda.→ Chi è l’head hunter
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Ma chi è il Project Manager e che cosa fa?
In termini di background formativo, il Project Manager (PM) solitamente proviene da un percorso ingegneristico. A seconda del settore in cui verrà inserito, potrà essere richiesta una formazione prettamente tecnica (ad esempio Ingegneria Meccanica) o più legata alla gestione del processo (come Ingegneria Gestionale).
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Per noi head hunter, la vera sfida per individuare i candidati ideali da presentare ai nostri clienti è comprendere fino in fondo il ruolo che la figura del PM andrà a ricoprire. Non esiste infatti una corrispondenza univoca tra questo job title e le sue responsabilità, in quanto ogni azienda può intenderlo diversamente. Potremmo dunque entrare in contatto con realtà che richiedono PM con mansioni più gestionali; per altri il profilo deve invece avere un ruolo maggiormente operativo. A livello generale, gli elementi ricorrenti del Project Manager sono delle buone competenze tecniche riguardanti la conoscenza del prodotto, del processo e del mercato di riferimento. Per questo motivo, la posizione è raramente proposta a chi si sta inserendo nel mondo del lavoro. Non vanno tuttavia sottovalutate le soft skill: il bravo head hunter deve infatti indagare la presenza di capacità organizzative e di problem solving, quanto quella di buone doti relazionali e buona gestione dello stress. La generalità di questa figura non permette di indicare una precisa RAL di riferimento: il range può variare dai 40K ai 70K. Per concludere, è fondamentale creare una forte partnership tra head hunter e impresa per il raggiungimento dell’obiettivo comune, ovvero l’inserimento del candidato giusto in azienda.→ Chi è l’head hunter
Leggi anche: Project Manager: tra IT e Digital Facility Manager: un ruolo chiaveLa figura professionale del Project Manager è oggi tra le più richieste nel mercato. Questo ruolo è presente all’interno degli organigrammi di tutte le aziende, indipendentemente dal settore di appartenenza. Ma chi è il Project Manager e che cosa fa?
In termini di background formativo, il Project Manager (PM) solitamente proviene da un percorso ingegneristico. A seconda del settore in cui verrà inserito, potrà essere richiesta una formazione prettamente tecnica (ad esempio Ingegneria Meccanica) o più legata alla gestione del processo (come Ingegneria Gestionale).Project Manager: cosa fa
Per noi head hunter, la vera sfida per individuare i candidati ideali da presentare ai nostri clienti è comprendere fino in fondo il ruolo che la figura del PM andrà a ricoprire. Non esiste infatti una corrispondenza univoca tra questo job title e le sue responsabilità, in quanto ogni azienda può intenderlo diversamente. Potremmo dunque entrare in contatto con realtà che richiedono PM con mansioni più gestionali; per altri il profilo deve invece avere un ruolo maggiormente operativo. A livello generale, gli elementi ricorrenti del Project Manager sono delle buone competenze tecniche riguardanti la conoscenza del prodotto, del processo e del mercato di riferimento. Per questo motivo, la posizione è raramente proposta a chi si sta inserendo nel mondo del lavoro. Non vanno tuttavia sottovalutate le soft skill: il bravo head hunter deve infatti indagare la presenza di capacità organizzative e di problem solving, quanto quella di buone doti relazionali e buona gestione dello stress. La generalità di questa figura non permette di indicare una precisa RAL di riferimento: il range può variare dai 40K ai 70K. Per concludere, è fondamentale creare una forte partnership tra head hunter e impresa per il raggiungimento dell’obiettivo comune, ovvero l’inserimento del candidato giusto in azienda.→ Chi è l’head hunter
Leggi anche: Project Manager: tra IT e Digital Facility Manager: un ruolo chiaveIn termini di background formativo, il Project Manager (PM) solitamente proviene da un percorso ingegneristico. A seconda del settore in cui verrà inserito, potrà essere richiesta una formazione prettamente tecnica (ad esempio Ingegneria Meccanica) o più legata alla gestione del processo (come Ingegneria Gestionale).
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Per noi head hunter, la vera sfida per individuare i candidati ideali da presentare ai nostri clienti è comprendere fino in fondo il ruolo che la figura del PM andrà a ricoprire. Non esiste infatti una corrispondenza univoca tra questo job title e le sue responsabilità, in quanto ogni azienda può intenderlo diversamente. Potremmo dunque entrare in contatto con realtà che richiedono PM con mansioni più gestionali; per altri il profilo deve invece avere un ruolo maggiormente operativo. A livello generale, gli elementi ricorrenti del Project Manager sono delle buone competenze tecniche riguardanti la conoscenza del prodotto, del processo e del mercato di riferimento. Per questo motivo, la posizione è raramente proposta a chi si sta inserendo nel mondo del lavoro. Non vanno tuttavia sottovalutate le soft skill: il bravo head hunter deve infatti indagare la presenza di capacità organizzative e di problem solving, quanto quella di buone doti relazionali e buona gestione dello stress. La generalità di questa figura non permette di indicare una precisa RAL di riferimento: il range può variare dai 40K ai 70K. Per concludere, è fondamentale creare una forte partnership tra head hunter e impresa per il raggiungimento dell’obiettivo comune, ovvero l’inserimento del candidato giusto in azienda.→ Chi è l’head hunter
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In termini di background formativo, il Project Manager (PM) solitamente proviene da un percorso ingegneristico. A seconda del settore in cui verrà inserito, potrà essere richiesta una formazione prettamente tecnica (ad esempio Ingegneria Meccanica) o più legata alla gestione del processo (come Ingegneria Gestionale).
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Per noi head hunter, la vera sfida per individuare i candidati ideali da presentare ai nostri clienti è comprendere fino in fondo il ruolo che la figura del PM andrà a ricoprire. Non esiste infatti una corrispondenza univoca tra questo job title e le sue responsabilità, in quanto ogni azienda può intenderlo diversamente. Potremmo dunque entrare in contatto con realtà che richiedono PM con mansioni più gestionali; per altri il profilo deve invece avere un ruolo maggiormente operativo. A livello generale, gli elementi ricorrenti del Project Manager sono delle buone competenze tecniche riguardanti la conoscenza del prodotto, del processo e del mercato di riferimento. Per questo motivo, la posizione è raramente proposta a chi si sta inserendo nel mondo del lavoro. Non vanno tuttavia sottovalutate le soft skill: il bravo head hunter deve infatti indagare la presenza di capacità organizzative e di problem solving, quanto quella di buone doti relazionali e buona gestione dello stress. La generalità di questa figura non permette di indicare una precisa RAL di riferimento: il range può variare dai 40K ai 70K. Per concludere, è fondamentale creare una forte partnership tra head hunter e impresa per il raggiungimento dell’obiettivo comune, ovvero l’inserimento del candidato giusto in azienda.→ Chi è l’head hunter
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In termini di background formativo, il Project Manager (PM) solitamente proviene da un percorso ingegneristico. A seconda del settore in cui verrà inserito, potrà essere richiesta una formazione prettamente tecnica (ad esempio Ingegneria Meccanica) o più legata alla gestione del processo (come Ingegneria Gestionale).Project Manager: cosa fa
Per noi head hunter, la vera sfida per individuare i candidati ideali da presentare ai nostri clienti è comprendere fino in fondo il ruolo che la figura del PM andrà a ricoprire. Non esiste infatti una corrispondenza univoca tra questo job title e le sue responsabilità, in quanto ogni azienda può intenderlo diversamente. Potremmo dunque entrare in contatto con realtà che richiedono PM con mansioni più gestionali; per altri il profilo deve invece avere un ruolo maggiormente operativo. A livello generale, gli elementi ricorrenti del Project Manager sono delle buone competenze tecniche riguardanti la conoscenza del prodotto, del processo e del mercato di riferimento. Per questo motivo, la posizione è raramente proposta a chi si sta inserendo nel mondo del lavoro. Non vanno tuttavia sottovalutate le soft skill: il bravo head hunter deve infatti indagare la presenza di capacità organizzative e di problem solving, quanto quella di buone doti relazionali e buona gestione dello stress. La generalità di questa figura non permette di indicare una precisa RAL di riferimento: il range può variare dai 40K ai 70K. Per concludere, è fondamentale creare una forte partnership tra head hunter e impresa per il raggiungimento dell’obiettivo comune, ovvero l’inserimento del candidato giusto in azienda.→ Chi è l’head hunter
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Per noi head hunter, la vera sfida per individuare i candidati ideali da presentare ai nostri clienti è comprendere fino in fondo il ruolo che la figura del PM andrà a ricoprire. Non esiste infatti una corrispondenza univoca tra questo job title e le sue responsabilità, in quanto ogni azienda può intenderlo diversamente. Potremmo dunque entrare in contatto con realtà che richiedono PM con mansioni più gestionali; per altri il profilo deve invece avere un ruolo maggiormente operativo. A livello generale, gli elementi ricorrenti del Project Manager sono delle buone competenze tecniche riguardanti la conoscenza del prodotto, del processo e del mercato di riferimento. Per questo motivo, la posizione è raramente proposta a chi si sta inserendo nel mondo del lavoro. Non vanno tuttavia sottovalutate le soft skill: il bravo head hunter deve infatti indagare la presenza di capacità organizzative e di problem solving, quanto quella di buone doti relazionali e buona gestione dello stress. La generalità di questa figura non permette di indicare una precisa RAL di riferimento: il range può variare dai 40K ai 70K. Per concludere, è fondamentale creare una forte partnership tra head hunter e impresa per il raggiungimento dell’obiettivo comune, ovvero l’inserimento del candidato giusto in azienda.→ Chi è l’head hunter
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In termini di background formativo, il Project Manager (PM) solitamente proviene da un percorso ingegneristico. A seconda del settore in cui verrà inserito, potrà essere richiesta una formazione prettamente tecnica (ad esempio Ingegneria Meccanica) o più legata alla gestione del processo (come Ingegneria Gestionale).Project Manager: cosa fa
Per noi head hunter, la vera sfida per individuare i candidati ideali da presentare ai nostri clienti è comprendere fino in fondo il ruolo che la figura del PM andrà a ricoprire. Non esiste infatti una corrispondenza univoca tra questo job title e le sue responsabilità, in quanto ogni azienda può intenderlo diversamente. Potremmo dunque entrare in contatto con realtà che richiedono PM con mansioni più gestionali; per altri il profilo deve invece avere un ruolo maggiormente operativo. A livello generale, gli elementi ricorrenti del Project Manager sono delle buone competenze tecniche riguardanti la conoscenza del prodotto, del processo e del mercato di riferimento. Per questo motivo, la posizione è raramente proposta a chi si sta inserendo nel mondo del lavoro. Non vanno tuttavia sottovalutate le soft skill: il bravo head hunter deve infatti indagare la presenza di capacità organizzative e di problem solving, quanto quella di buone doti relazionali e buona gestione dello stress. La generalità di questa figura non permette di indicare una precisa RAL di riferimento: il range può variare dai 40K ai 70K. Per concludere, è fondamentale creare una forte partnership tra head hunter e impresa per il raggiungimento dell’obiettivo comune, ovvero l’inserimento del candidato giusto in azienda.→ Chi è l’head hunter
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