Hunters Group e Seconda Chance insieme per dare una opportunità di lavoro ai detenuti. Primo appuntamento a Bollate
La società di ricerca e selezione di personale altamente qualificato, già molto attiva in termini di D&I, aggiunge un ulteriore tassello e si impegna, anche attraverso Career Day e sessioni di formazione, offrendo occasioni professionali a chi è in carcere, grazie alla collaborazione con Seconda Chance.
Un approccio D&I davvero a 360 gradi e che non si fermi solo al tema del gender equality ma che abbracci, in tutte le sue forme, la diversità comprendendo disabilità, multiculturalità e detenzione. Potremmo riassumere in questo modo l’obiettivo della collaborazione tra Hunters Group (società di ricerca e personale altamente qualificato) e Seconda Chance (l’associazione che fa da ponte tra carceri e aziende e cerca opportunità lavorative per i detenuti).
Il primo tassello del progetto: il Career Day nel penitenziario di Bollate. Nei giorni scorsi, è stato organizzato un primo Career Day – che ha coinvolto Hunters Group e due aziende – per aiutare i detenuti a reinserirsi nel mondo del lavoro, anche sfruttando la Legge Smuraglia che offre agevolazioni fiscali a chi assume e che, aspetto ancora più importante, consente ai detenuti di avere una concreta opportunità lavorativa al di fuori delle mura del penitenziario, proprio come un qualsiasi altro dipendente. La rieducazione, che passa anche attraverso il lavoro, è determinante per abbattere il tasso di recidiva che al momento, in Italia, si attesta intorno al 75%.
“Questo progetto – spiega Joelle Gallesi, Managing Director di Hunters Group – è, per noi, estremamente importante sia dal punto di vista lavorativo che dal punto di vista sociale. Creare un contatto diretto tra aziende e detenuti e dar loro una seconda chance è fondamentale. Durante il primo Career Day abbiamo incontrato profili professionali altamente qualificati che hanno solo bisogno di incontrare l’azienda giusta e tornare in azienda. Questo incontro, e gli altri che organizzeremo in futuro, hanno un duplice scopo: da un lato rappresentano un’opportunità per le imprese di scoprire nuove competenze (che saranno ulteriormente approfondite in incontri individuali per valutare l’inserimento di uno o più detenuti e coprire posizioni vacanti, specialmente in ambito tecnico e di assistenza) e, dall’altro, sono un’occasione per riflettere su quanto sia cruciale, in ogni processo di selezione, valutare talento e competenze e lasciar fuori quei bias che, purtroppo, tutti ci portiamo dietro”.
“Seconda Chance è giovane – prosegue Flavia Filippi, fondatrice e presidente dell’associazione – ma è già diventata un punto di riferimento per il mondo degli istituti di pena, dai quali ci scrivono e ci contattano sia i detenuti che i direttori e i funzionari delle aree educative. E’ impossibile trovare un lavoro a tutti i detenuti che ci chiedono aiuto, e naturalmente tengo a precisare che arrivano ai colloqui con gli imprenditori solo persone a fine pena, ritenute dai vertici delle carceri ravvedute ed estremamente affidabili, oltre che dotate di competenze specifiche e di una grande voglia di riscatto. E’ normale che la richiesta di lavoro sia superiore all’offerta, ma grazie al connubio con Hunters Group siamo certi di entrare in contatto con un gran numero di aziende dotate di quel qualcosa in più che è proprio quello che cerchiamo per diffondere fatti e non parole”.
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