Robot e Ai non ruberanno il posto agli esseri umani. I nuovi lavori digital
C’è una buona notizia, che può tranquillizzare anche i sindacati. Robot e Ai non ruberanno il lavoro agli esseri umani, nelle aziende. Anzi crescono le opportunità per quanti, in questo settore, possono affiancarsi ai processi di innovazione delle imprese. Aumentano, infatti, del 9% le occasioni soprattutto per ingegneri esperti di machine learning, data scientist, responsabile della creazione di hardware e data protection officer.
L’Unione Europea sta valutando un nuovo quadro giuridico che mira a rafforzare in modo significativo le normative sullo sviluppo e l’uso dell’intelligenza artificiale con l’Artificial Intelligence Act che rafforzerà le norme in materia di qualità dei dati, trasparenza, controllo umano e responsabilità.
“Punta – spiega Silvia Movio, director di Hunters, brand di Hunters Group, società di ricerca e selezione di personale altamente qualificato – a rafforzare la posizione dell’Europa come hub globale di eccellenza nell’Ia dal laboratorio al mercato, garantendo che rispetti valori e regole dell’Unione Europea, per sfruttare al meglio il potenziale dell’Ia per uso industriale ed aziendale. L’intelligenza artificiale è di fondamentale importanza per il nostro futuro e impatterà in maniera importante anche il mercato del lavoro perché tutti i settori ne saranno influenzati, dall’Automazione Industriale al mondo Energy, giusto per citare due esempi. A livello generale, secondo i dati elaborati dall’Osservatorio di Hunters Group, sono cresciute del 9% le opportunità di lavoro che, in qualche modo, hanno a che fare con l’Ai””.
Ma quali sono le figure più ricercate? Le opportunità di lavoro legate, a vari livelli, al mondo dell’Intelligenza Artificiale, sono assolutamente eterogenee e, come abbiamo visto, trasversali ad ogni settore e tipologia di azienda.
L’ingegnere esperto di machine learning crea programmi e algoritmi che permettono ai sistemi di compiere azioni senza ricevere istruzioni da un operatore. La richiesta di questi professionisti è diffusa e in continua crescita nei settori bancario, farmaceutico, logistica e retail. Questo professionista si occupa della progettazione e dell’implementazione di una chatbot altamente performante, fino ad arrivare ad applicazioni più innovative come i computer vision, software medico-diagnostici basati su intelligenza artificiale o sistemi di protezione dalle frodi.
Le mansioni specifiche dello specialista di IoT variano da settore a settore, ma possono comprendere attività legate all’analisi delle esigenze dell’utente per creare soluzioni in linea con esse, progettazione e implementazione di soluzioni software e infrastrutture per specifiche applicazioni di IoT e utilizzo di strumenti avanzati per monitorare e risolvere guasti alle medesime soluzioni. Alla luce dei miliardi di dispositivi attivi che rivestono ruoli chiave nei settori sanitario, manifatturiero, dei trasporti e del tempo libero, la richiesta di specialisti di IoT è destinata a crescere notevolmente nel prossimo decennio.
Nel settore dell’energia – e dell’elettricità in particolare – diversi fattori hanno aperto la strada all’Ai. La riduzione dei costi delle energie rinnovabili, l’ascesa dell’energia distribuita e la digitalizzazione dei dati hanno stravolto i modelli di business basati su una grande fornitura centralizzata. La natura intermittente della produzione di energia rinnovabile ha aumentato la volatilità dei prezzi e ha creato sfide nelle operazioni di sistema. In questo contesto è fondamentale per massimizzare la flessibilità degli asset energetici, dare informazioni ai clienti circa l’utilizzo di energia e avere un maggior controllo. È possibile accedere a tali informazioni grazie a sensori intelligenti e appositi contatori.
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