Vuoi essere un Manager o un Leader?
Molto spesso si sente usare il termine “leader”, a volte verrebbe da dire in modo del tutto sconnesso con la realtà.
Ma cosa vuol dire veramente essere Leader? Quali sono i caratteri per potersi definire un buon Leader? Quanto contano le doti di Leadership?
Qualcuno definì la Leadership come “l’arte di riuscire a far fare a qualcuno quello che tu vuoi perché lui lo desidera”. Proprio partendo da questa considerazione è necessaria in via preliminare una distinzione chiara tra l’essere “Manager” e l’essere “Leader”.
Non è detto che un Manager, ovvero colui che “gestisce”, possa avere doti intrinseche di Leadership.
Bisogna saper guidare gli altri avendo ben chiari gli obiettivi da raggiungere, obiettivi che devono essere condivisi con i propri collaboratori portando così il Team alla massima espressione.
Nella nostra attività quotidiana di Head Hunter molto spesso i nostri clienti ci chiedono di vagliare le soft skills del singolo candidato che per essere leader deve avere un’intelligenza professionale tale da poter incoraggiare, motivare e soprattutto sviluppare il potenziale del proprio team di lavoro perché solo così potrà raggiungere gli obiettivi richiesti creando un buon clima di squadra e portando tutti ad esprimere al meglio le proprie potenzialità.
Questo presuppone una profonda conoscenza di se stessi, dei propri punti di forza ma anche dei propri punti di debolezza con una chiara percezione del proprio ascendente sugli altri che deve essere esercitato molto velatamente, senza imposizioni.
Bisogna saper ascoltare accogliendo i feedback del Team bilanciando ovviamente quel pizzico di autorevolezza senza mai trascendere nell’autoritarietà: gli altri devono riconoscere una persona come Leader, non bisogna imporre il proprio potere all’interno.
Non esiste purtroppo una regola d’oro per essere un buon leader, sono doti che si acquisiscono nel corso della propria esperienza professionale a cui deve necessariamente corrispondere una propensione naturale.