Il CTO: tra tecnologia e strategia

Il Chief Technology Officer o Chief Technical Officer, in breve CTO, è una figura ormai sempre più rilevante all’interno delle aziende, e non solo tecnologiche: è un manager che fa parte del consiglio direttivo aziendale insieme ad amministratore delegato (CEO), direttore operativo (COO), direttore finanziario (CFO) e direttore informatico (CIO). Per dare qualche cifra, il CTO fa parte del board nel 60% delle aziende americane, nel 67% di quelle europee e nel 91% di quelle giapponesi.

Il CTO è una figura dalle solide competenze tecniche, ma deve avere anche altre caratteristiche: il suo ruolo è quello di gestire la componente tecnologica aziendale ma al servizio della strategia di business, deve saper valutare quanto un progetto sia profittevole analizzandone costi e ricavi, deve saper consigliare al direttivo e al CEO con quali aziende collaborare, di quali tecnologie avvalersi e quali progetti sviluppare.

Inizialmente il ruolo di CTO è nato per definire il capo della ricerca e sviluppo in aziende tecnologiche. Questa figura però non si occupava di strategia aziendale. Con il passare del tempo si è reso necessario attribuire a questa figura delle caratteristiche diverse rispetto a quelle proprie del capo della ricerca e sviluppo. Così il CTO è venuto ad assumere le caratteristiche attuali: un manager che capisca le tecnologie e suggerisca le opportune applicazioni aziendali.
Ovviamente a seconda delle dimensioni e della tipologia di azienda il CTO avrà dei compiti diversi, modificando il suo ruolo in base alle circostanze e alle necessità specifiche della realtà in cui si trova, mettendo anche direttamente le mani nel codice quando necessario.

In Italia la forbice di RAL all’interno della quale oscilla la figura del CTO è piuttosto ampia, anche in questo caso dipende dalla dimensione dell’azienda e dalle attività in carico: può partire da 50.000 € fino a un tetto di 100.000 €. Fuori dall’Italia le cifre possono essere anche maggiori.