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12 Aprile 2019

Smartworking: nuova frontiera del welfare aziendale

Inutile negarlo, ormai il mondo del lavoro è cambiato. Non è più possibile approcciarsi ad esso come si è sempre fatto, con orari rigidi e luoghi di lavoro anonimi nel tentativo di eliminare le distrazioni.

In particolare le nuove generazioni hanno un approccio diverso al lavoro: vogliono poterlo gestire autonomamente a livello di orari e luogo fisico in cui svolgere le proprie attività. Non a caso abbondano gli studi sulle attitudini lavorative dei millennials e del loro primario bisogno di flessibilità per conciliare vita privata e professionale.

Le politiche di smartworking si stanno ormai diffondendo anche nel nostro Paese: secondo l’Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2016 erano il 30% le aziende che hanno deciso di metterle in atto, dando ai lavoratori la possibilità di gestire più in autonomia i propri orari e luoghi di lavoro. Particolarmente apprezzati si sono dimostrati la possibilità, non solo di avere un orario di ingresso e uscita meno rigidi, ma anche quella di lavorare da casa o da una sede alternativa all’ufficio. Ciò ha portato differenti benefici: la responsabilizzazione dei dipendenti, una migliore gestione delle attività oltre che un maggior engagement verso l’azienda.

L’ambiente di lavoro sta diventando un altro fattore chiave per aumentare la retention e rendere le aziende più appetibili durante la fase di recruiting, al fine di attrarre e trattenere nuovi talenti, mostrando attenzione e interesse al benessere dell’individuo.

Startup e aziende tecnologiche e innovative sono le più aperte all’adozione di strategie di smart e coworking e alla creazione di un ambiente di lavoro più accogliente ed inclusivo. Non a caso il coworking è nato proprio dall’idea di un programmatore californiano, Brad Neuberg, che nel lontano 2005 attrezzò un loft per permettere a vari lavoratori indipendenti di condividere uno spazio comune di lavoro. Da allora è stata fatta molta strada e si è declinato il concetto di coworking anche in modalità aziendale. E allora via alla creazione di spazi di attrezzati per favorire e ottimizzare la collaborazione tra membri dei team, a spazi riservati per le telefonate e a sale equipaggiate per (video)conferenze.

In un’epoca in cui spesso si passano lavorando ben più delle canoniche 8 ore, rendere il posto di lavoro un luogo dove sia piacevole rimanere può essere un’efficace strategie di incentivazione e welfare.

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