La crescita e le opportunità della farmaceutica conto terzi
Quando si parla di farmaceutico non si può non dare rilevanza a tutte quelle piccole e medie imprese di produzione conto terzi. In questo settore, infatti, il contoterzismo è una componente significativa del tessuto industriale.
C’è infatti una forte tendenza, da parte delle aziende fortemente brandizzate, ad esternalizzare tutto ciò che riguarda la produzione ed il confezionamento, per ridurre i costi aziendali e potersi dedicare esclusivamente alla parte riguardante la ricerca clinica ed il martketing/commerciale.
A corroborare questa ipotesi vi è una recente indagine di Farmindustria secondo la quale questo comparto produttivo ha avuto una crescita del 120% dal 2005 al 2013 con un fatturato che supera il miliardo di euro (http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/imprese/2014-07-11/farmindustria-produzione-conto-terzi-180039.php?uuid=AbDzE81J)
All’interno di questa crescita generalizzata una nicchia molto interessante che conferma i trend è data dalle aziende che producono farmaci iniettabili, liquidi o liofilizzati per il settore oncologico.
La peculiarità e complessità di queste produzioni è che avvengono in ambiente completamente sterile e richiedono quindi altissimi standard qualitativi.
Da qui la complessità di ricercare figure che abbiano maturato esperienza di lavoro in asepsi e che conoscano tutte le procedure legate alla vestizione da adottare nelle Clean Rooms.
Le professionalità maggiormente ricercate nell’ultimo anno sono state quelle relative alla qualità e supervisione di produzione (tutte figure con formazione scolastica in ambito scientifico e con provenienza da aziende operanti nel medesimo comparto produttivo-produzioni in ambiente sterile) ed anche quelle di stampo tecnico-manutentivo: responsabili di manutenzione e manutentori meccanici.
Nel caso di queste ultime due figure, per i primi ci si attesta su RAL intorno ai 55-60.000 euro con livelli quadro, per quanto riguarda i manutentori le RAL si aggirano intorno ai 35-40.000 euro.
Necessario in quest’ultimo caso, oltre, ripetendomi, l’aver già operato in sterile-classe A, anche la conoscenza di macchine speciali riempitrici e ghieratrici.