Come evolve il mondo delle infrastrutture nel Middle East
Abbiamo elaborato in sintesi la situazione del complesso mondo delle infrastrutture nel M.E.
Negli ultimi dieci anni si è assistito ad un’accelerazione parossistica dei valori e dei volumi delle opere infrastrutturali in tutti i paesi del Middle East: opere ciclopiche come il Metro di Riyadh, spacchettato tra quattro consorzi di imprese e per la costruzione della quale sono già state acquistate 6 TBM( Frese da Tunnel) , un enorme sviluppo delle opere ferroviarie in Siria e Giordania, ponti ed opere stradali che non trovano uguali in Europa.
Ad aggiudicarsi questi lavori sono primariamente i grandi player internazionali, come la Bin Laden Company, le grandi società di construction libanesi, la Bechtel.
Finora abbiamo parlato dei lavori più grandi, ma naturalmente esiste un sottobosco di lavori medio/piccoli che fornisce lavoro per lo più a società turche, coreane, indiane e cinesi, questi ultimi particolarmente favoriti da un costo della manodopera sostanzialmente nullo, avvalendosi spesso di carcerati.
Il Qatar meriterebbe un discorso a parte, fino ad un paio di anni fa visto come la nuova frontiera anche dalle nostre società, offre effettivamente molti lavori gestiti dalle 6 Famiglie padrone del paese, ma si è in breve tempo saturato di imprese che hanno pagato per le prequalifiche, creando una situazione paradossale.
In tutto questo panorama le figure più ricercate sono quelle di Esperti TBM (in generale tutte le figure legate alle tbm, estremamente scarse rispetto alle richieste del mercato), PD (Project Director) in grado di gestire lavori estremamente complessi, PM (Project Manager), PE (Project Engineer), Planner e Cost controller con ottima conoscenza di contabilità industriale.
Inutile dire che l’unico sbocco per le società europee è darsi a lavori “chiavi in mano” contenenti alti livelli di tecnologia e design (hotels, ospedali) sui quali possono essere ancora competitivi.