Le lingue straniere: conditio sine qua non
Da sempre leggiamo negli annunci “ottima conoscenza della lingua inglese” a cui segue “preferibile conoscenza di almeno una seconda lingua straniera”; la competenza linguistica è oggi un requisito necessario, non più preferenziale.
Oggi, in un mondo sempre più internazionale e che con internazionale indica località al di fuori dell’Europa, la conoscenza linguistica è essenziale.
Le aziende orientate sempre di più ai mercati esteri, soprattutto quelli più forti, economicamente intesi, o emergenti, vorrebbero dare per scontato che i candidati parlino un inglese fluente ma non sempre accade, anzi le selezioni di cui le società di Head Hunting si occupano dimostrano a volte il contrario.
In un mercato come questo l’intervento degli Head Hunter diventa propedeutico nel portare alla luce e marcare un’esigenza imprescindibile, soprattutto nell’ambito delle vendite e nel marketing strategico. Colloqui in lingua sono sempre più richiesti e, oltre l’inglese, una delle lingue di maggiore interesse è il tedesco.
In alternativa al tedesco, che detiene la pole position in questo momento, si possono trovare richieste di conoscenza di spagnolo, russo, cinese e portoghese.
I candidati in questo momento di mercato, oltre a flessibilità, determinazione e disponibilità devono quindi portare competenze linguistiche che possano essere un plus in fase di selezione, generare un valore aggiunto tangibile in termini di contatti commerciali che le aziende necessitano.
La partenza è la lingua per poi passare alla comprensione culturale. Partner di fiducia nella Ricerca e Selezione mostrano in questa fase un’attenzione specifica ai fattori linguistici oltre che tecnicismi di settore e di ruolo, mostrando attenzione sia al nazionale sia all’internazionale, aspetto sempre più richiesto dal mercato.