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01 Giugno 2022

Come scrivere un curriculum a prova di intelligenza artificiale?

A cura di Rita Maria Stanca

La tecnologia sta rivoluzionando il mercato del lavoro, a partire dalla selezione. Conoscerne le potenzialità è la chiave per tutti i professionisti che sono alla ricerca di una nuova opportunità. Esistono, infatti, una serie di piattaforme che si basano sull’Intelligenza Artificiale e che mettono in relazione le informazioni contenute nei cv con le offerte di lavoro, evidenziando solo quelle che corrispondono al profilo dei candidati.

“La tecnologia – precisa Emanuele Franza, Director di JHunters, brand di Hunters Group – può essere un validissimo alleato per i candidati alla ricerca di nuove occasioni professionali, ma anche per le aziende. I candidati, da un lato, potranno risparmiare parecchio tempo perché vedranno soltanto le opportunità in linea con le competenze e ambizioni di ciascuno e, dall’altro, usare l’AI nei processi di selezione aiuterà i recruiter a gestire al meglio i processi, grazie a procedure standardizzate di abbinamento domanda/offerta”.

Il CV del futuro, uno spazio interattivo che rende più semplice la relazione azienda – candidato. Dobbiamo dimenticare il classico curriculum in formato pdf e iniziare a pensare al CV come a uno spazio interattivo. Per rispondere alle esigenze dei nuovi software è, però, indispensabile tenere a mente alcuni semplici accorgimenti.

Usare le keyword giuste: nella maggior parte dei casi, i CV vengono analizzati sulla base di alcune parole chiave che potremmo definire “standard”. È quindi fondamentale adattare il proprio cv alle parole chiave inserite nell’annuncio.

Scegliere job title standard: evitare i job title troppo creativi per evitare che non vengano riconosciuti dai vari software e che si possano perdere importanti occasioni professionali.

Non dimenticare i contatti: i contatti sono una delle prime cose che i software analizzano. Inserirli in apertura di CV è un modo per assicurarsi che i programmi li riconoscano correttamente.

Optare per layout non eccessivamente particolari: le macchine, lo sappiamo, prediligono un layout lineare e semplice perché, in alcuni casi, non sono in grado di leggere correttamente il CV se compaiono troppi simboli o caratteri speciali. In questo caso la semplicità è la scelta vincente.

→ Leggi l’articolo sul Corriere della Sera!

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