Il comparto Food & Wine traina le ricerche di lavoro
I segnali dal settore sono incoraggianti, anche grazie all’aumento della quota export per molte aziende. Questo si traduce in una richiesta, da parte delle aziende, di un numero sempre maggiori di professionisti: Food & Beverage Manager, Export Manager e Responsabile Logistica e Magazzino
Dopo un 2020 segnato dall’emergenza sanitaria e dall’emergenza economica, il settore del Food & Wine ha registrato, negli ultimi 12 mesi, notevoli miglioramenti, anche a livello internazionale. L’Italia, infatti, è il terzo esportatore mondiale, dietro solo a Germania e Paesi Bassi.
Cresce anche il numero di italiani che, nell’ultimo anno, ha bevuto vino, in particolare nella fascia 18-41 anni, con una crescita di 6 punti percentuali (dall’84% al 90% del totale). Il nostro vino è molto apprezzato anche all’estero, soprattutto negli Stati Uniti e in Canada: lo scorso anno, infatti, 600 milioni di bottiglie – pari a 2,7 miliardi di dollari e una crescita sul 2020 del 17% – hanno lasciato l’Italia.
Ma per avere successo, il bollino Made in Italy non è più sufficiente. È fondamentale raccontare una storia e – se si decide di entrare anche nei mercati esteri – adeguare prodotto e strategia ai consumatori di ogni Paese. Le aziende, dunque, hanno bisogno di professionisti con competenze specifiche. Uno di questi è sicuramente il Food & Beverage Manager, la persona che si occupa di tutte le attività legate alla promozione di un prodotto: gestione della comunicazione, dei punti vendita, delle attività di marketing e, ovviamente, di tutta la strategia commerciale per ampliare il business. La RAL, per questi professionisti è molto interessante, poiché è compresa tra i 60.000 e i 70.000 euro.
Ci sono, poi, ottime opportunità per l’Export Manager che gestisce la distribuzione e la vendita all’estero dei prodotti direttamente o tramite una rete di distributori/agenti. La sua RAL è solitamente compresa tra i 60.000 e gli 80.000 euro.
Cresce anche la richiesta per il Responsabile Logistica e Magazzino. È il professionista che gestisce la spedizione, lo stoccaggio, la conservazione e la consegna dei prodotti in Italia e all’estero, interfacciandosi con fornitori e GDO. In termini economici, parliamo di una retribuzione annua lorda compresa tra i 50.000 e 60.000 euro.
Quando si parla di eccellenze italiane non può mancare un riferimento al vino che registra, secondo gli ultimi dati di Coldiretti, un fatturato pari a 11 miliardi di euro, sia grazie al mercato interno sia grazie alle esportazioni. Il nostro Paese, dunque, si conferma leader mondiale, a discapito di Francia e Spagna.
“Se analizziamo questi numeri – precisa Emanuele Franza Director di JHunters, brand di Hunters Group – ci rendiamo conto di quanto questo settore sia cruciale per la nostra economia e per il mercato del lavoro. Ma non dobbiamo pensare che le opportunità siano legate solo alle attività in vigna, c’è un indotto notevole che vi ruota intorno: l’agricoltura, l’industria, il commercio, la ristorazione, la logistica e i trasporti, giusto per citare quelli più affini. La filiera del vino coinvolge tante e diverse professionalità, tra tradizione e innovazione: oltre al Food & Beverage Manager, infatti, ci sono una serie di opportunità per chi si occupa dell’internazionalizzazione, per il responsabile Spedizioni o il Responsabile Finanziario”.
Soprattutto in un momento come quello attuale, nessuna azienda può permettersi di non avere una strategia di vendita a livello internazionale. La richiesta di Export Manager, infatti, è cresciuta notevolmente nel corso del tempo: si parla di una crescita del 30%. L’Export Manager si occupa dell’analisi dei mercati esteri per capire dove sia meglio investire e in che modo trasformare un’azienda locale in un’azienda internazionale. È un profilo fondamentale per le imprese, soprattutto per quelle che operano nel settore del Food & Beverage, ed è per questo che le retribuzioni sono abbastanza alte anche per i profili più junior: la RAL infatti è compresa tra i 60.000 e gli 80.000 euro.
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