Start up o multinazionale: dove è meglio lavorare?
A cura di Marianna Mancini
I consigli del director di JHunters ai candidati alla ricerca della prima esperienza di lavoro
Chiunque, cercando un lavoro, si sarà imbattuto nel dilemma: meglio lavorare in una start up emergente e crescere insieme a lei o inserirsi direttamente nel contesto di una multinazionale già affermata? La questione è complessa e non si può risolvere in termini assoluti. Qualche consiglio arriva dalla JHunters, la società di selezione del personale di Hunters Group.
Il director della società Emanuele Franza suggerisce, ad esempio, di valutare le proprie aspettative in merito, per capire “se sia più importante la crescita professionale” e dunque puntare a realtà in cui gli avanzamenti di carriera sono facilitati come nelle start up o se invece “si abbia necessità di una retribuzione più alta” e dunque preferire realtà già strutturare e con compensi mediamente più alti.
Nel primo caso, il candidato può aspettarsi una realtà dinamica, tendenzialmente giovane e con molta fluidità di ruoli. Questo significa anche mettere maggiormente alla prova le proprie responsabilità, perché in un processo professionale in divenire è più facile che si vada a ricoprire diverse posizioni. Un’opportunità di crescita che, di contro, potrebbe anche implicare una mole di lavoro più consistente rispetto a posti di lavoro con ruoli ben definitivi, a fronte di uno stipendio non sempre altissimo data la scarsità iniziale di risorse.
Come specifica Franza, lavorare in una start up è anche un modo per acquisire una “visione più ampia del lavoro (lontano dalle logiche dei singoli dipartimenti o team), per avere maggiori responsabilità ed autonomia o ricoprire, in minor tempo rispetto a contesti più strutturati, posizioni più senior“.
Diversa è la realtà delle multinazionali. Qui solitamente si accede per ricoprire uno specifico ruolo, nel quale però ci si può specializzare al massimo. In questi ambienti strutturati è inoltre possibile avere a che fare con manager e superiori dalla nutrita esperienza: una fonte preziosissima di insegnamenti e competenze. Molti candidati sono attirati dalle multinazionali anche per arricchire il proprio cv con marchi e nomi altisonanti. Tutto questo consente però una minor dinamicità sul lavoro: solitamente si ricopre per molto tempo il singolo ruolo per il quale si è stati assunti e la scalata alla carriera è più lunga.
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