Benefit, ecco cosa chiedono i lavoratori
A cura di Maurizio Carucci
Meno auto aziendali, meno smartphone e più flessibilità oraria. Nel 2021 sei imprese su dieci hanno programmato assunzioni. Sempre più difficile trovare personale specializzato.
Meno auto aziendali, meno smartphone e più flessibilità oraria. Sono questi, secondo una recente indagine di Hunters Group, società di ricerca e selezione di personale altamente qualificato, le richieste dei lavoratori italiani. Dal sondaggio condotto tra oltre 2.500 candidati, emerge un quadro molto chiaro: i lavoratori italiani preferiscono la flessibilità oraria (42% degli intervistati), i premi immediati (buoni shopping soprattutto con il 30%) e lo smart working (21%). Meno importanti sembrano essere, invece, l’auto aziendale, l’assistenza sanitaria e il sostegno alla natalità, scelto solo dal 7% dei professionisti interpellati, compresi in una fascia di età tra i 25 e i 50 anni.
Sono i più giovani a preferire lo smart working e la flessibilità oraria, a discapito del sostegno alla natalità. Ed è una scelta che non sorprende più di tanto. Nell’epoca del remote working e di una generazione che si è avvicinata al mondo del lavoro in modalità ibrida, quasi nessuno desidera rinunciarvi completamente. Il lavoro agile non è stato scoperto durante il Covid, ma sicuramente la situazione ne ha amplificato l’uso. Era già tra i progetti delle aziende italiane e molti giovani lavoravano da casa o da luoghi che non fossero il canonico ufficio, anche prima della pandemia.
A essere aumentata in questi mesi è la frequenza con cui Generazione Z e Millennial fanno smart working ed è una grande occasione per migliorare la conciliazione vita-lavoro desiderata. Una parte dei voti dei più giovani – forse a causa dell’emergenza Covid-19 – ha dimostrato anche grande interesse per l’assistenza sanitaria. Molto basso l’interesse ricevuto per il sostegno alla natalità, un benefit scelto principalmente da over 40.
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